L'Opinionista Giornale Online - Notizie del giorno in tempo reale
Aggiornato a:
 
Jose Luis Briganti

IN VIAGGIO FRA POP E R’N’B: LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MUSICA ITALIANA CON JOSE LUIS BRIGANTI

La strada per il successo appartiene a chi insegue i suoi sogni senza demordere

Il panorama musicale italiano si arricchisce di un altro giovane talento, il ventiquattrenne Jose Luis Briganti. Diplomato in sassofono presso il Conservatorio Statale di Musica “G.Rossini” di Pesaro, Briganti è un musicista polistrumentista.

La sua carriera inizia quando, ancora bambino, scopre il sax, da allora intraprende una lunga fase di studio e perfezionamento che gli permette di arrivare negli anni ad esibirsi in Vaticano, in Quirinale e di intraprendere un tour con la band internazionale Signor Wolf Funk Experience. Il suo amore per la musica lo porta a realizzarsi anche come cantante e cantautore, dimostrando così la sua versatilità.

Abbiamo chiesto a Luis Briganti cosa pensi dei giovani di oggi e cosa, a suo giudizio, dovrebbe fare un giovane per realizzarsi nel difficile panorama attuale:

Deve studiare, ascoltare e osare. Non basta avere talento, se poi non lo si coltiva. Oggi c'è la mentalità della “pappa pronta”: si spera sempre che tutto arrivi o cada dal cielo prima o poi, ma secondo me così non si va da nessuna parte. Un ragazzo deve innanzitutto capire cosa vuole dalla musica, poi impegnarsi per raggiungere, passo dopo passo, i risultati prefissati, ma questo significa studiare, mettendosi costantemente alla prova, partecipando a concorsi e soprattutto farsi le ossa tenendo concerti nei locali: la crescita personale è data dal cercare di capire chi c'è intorno, cosa fa e come lo fa. Non si può pensare di crescere chiudendosi in sé stessi. Solo in questo modo si potrà capire dove si sbaglia e in cosa invece si ha quella marcia in più che può far compiere il salto di qualità. Bisogna, in un certo senso, crearsi le occasioni, cercare di frequentare ambienti dove la musica è a livelli più professionali, anche per farsi notare, provare a rimescolare le carte volta per volta e cogliere l’attimo giusto, in poche parole è necessario osare, al fine di avere sempre nuovi stimoli utili per la creatività ed intraprendere così un percorso tutt'altro che facile come quello della musica”.

Le parole di Briganti sono dettate dal suo vissuto di persona tenace che macina chilometri per raggiungere sempre nuove location dove esibirsi tenendo però sempre i piedi ben saldi a terra. Luis ci tiene a ricordare che la musica è passione e come tale deve poter essere esternata attraverso il canto, la composizione, ma anche attraverso i piccoli gesti, come può essere una serata con gli amici intorno al fuoco con una chitarra in mano e le note a ricamare ricordi.

Il mettersi in gioco nel mercato odierno è fondamentale per non essere tagliati fuori. “Oggi la musica straniera ha il sopravvento sulla nostra – continua Briganti - Le radio, che dovrebbero incentivare i nostri artisti, trasmettono più musica straniera che italiana. Questo però dovrebbe farci porre qualche domanda: sono le radio che decidono di passare così tanta musica straniera o siamo noi artisti italiani che ormai non siamo più interessanti?”

Briganti dimostra non solo di avere una mente aperta alle novità e uno sguardo attento al panorama musicale sia nazionale che estero, ma altresì di possedere anche quella sana curiosità lungimirante che lo porta ad essere molto umile e a voler sempre superare i propri limiti. In un periodo storico in cui i giovani tendono ad arrendersi alle prime difficoltà, uno come lui porta alto il vessillo della tenacia con spirito di sacrificio e ottimismo.

Questi sono i giovani che amiamo: quelli che puntano in alto partendo dal basso, senza pensare di essere già arrivati. Sono gli esempi da seguire in un momento in cui le major discografiche fanno il bello e il cattivo tempo, togliendo spazio ai veri talenti che fanno gavetta nelle strade, nei locali, ma non hanno possibilità economiche per autoprodursi un album e vengono quindi tagliati fuori.

Briganti fa riferimento poi ad alcuni nomi storici del cantautorato italiano: “Personalmente amo quella musica che ormai non c'è più e che negli anni addietro ha caratterizzato il nostro mercato, quella dei vari De Andrè, Battiato, Guccini, Graziani. Per la parte cantautorale mi piace scrivere testi e musica, esternando le mie emozioni e le sensazioni che provo magari in un particolare momento della mia vita, cosa che ritengo fondamentale in un artista che voglia far arrivare al pubblico una parte molto personale di sé. La musica pop italiana mi piace moltissimo anche se come giovane artista sono più orientato verso il genere R’n’B: lo sento molto vicino a me e mi aiuta a sperimentare sempre strade nuove”.

Affascinati da questo spirito speranzoso, non possiamo che augurare all’artista di raggiungere il successo. Siamo sicuri che sentiremo parlare presto di Jose Luis Briganti!

Si ringrazia Carmela Simeone per la gentile collaborazione. Ufficio Stampa e Management Carmela Simeone 3293381526 mail: ca80special@gmail.com
(di Piero Vittoria - del 2014-04-17) articolo visto 6529 volte

sponsor