TONY HADLEY ... L’ELEGANZA DI UNA VOCE UNICA
Intervista esclusiva al cantante degli Spandau Ballet: passato e futuro solista, ma anche i nuovi progetti con la band
Tony Hadley …. un nome che non ha certo bisogno di presentazioni: cantante e leader degli Spandau Ballet, la band che ha segnato gli anni’80 (chi non ricorda canzoni come
True,
I’ll fly for you o
Through the barricades?). Nell’immaginario collettivo è rimasto lo storico dualismo con i Duran Duran: i due gruppi all’epoca dividevano orde di fans in tutto il mondo, in particolare in Italia.
Gli Spands si sciolsero nel 1989 ma tornarono prepotentemente sulla cresta dell’onda con la reunion del 2009: un disco Once More, con grandi successi riarrangiati e due inediti, ed il Reformation Tour che ha registrato sold out a ripetizione in ogni angolo del mondo.
Tony Hadley, dopo il momentaneo scioglimento degli Spandau Ballet, intraprese la carriera solista: pur non raggiungendo i picchi di popolarità e successo avuti in precedenza con la sua band, ha sempre continuato a mantenere alto il livello artistico, grazie alla sua splendida voce elegante e raffinata, pubblicando dischi come State of Play, l’omonimo Tony Hadley (contenente anche la celeberrima Save a Prayer dei Duran Duran in cui Simon le Bon si è prestato a fare i cori), ma anche lo straordinario album di standard jazz-swing Passing Strangers che ne ha esaltato le capacità da crooner.
Attualmente Hadley sta dando gli ultimi ritocchi al suo prossimo lavoro solista, ha un tour orchestrale in programma ad ottobre nel Regno Unito, ma è anche tornato in studio con gli Spandau Ballet per incidere un nuovo attesissimo disco di inediti, il primo dopo ben 25 anni, con il grande Trevor Horn alla produzione. Nei mesi scorsi si era intuito che qualcosa bollisse in pentola per la band inglese che aveva presentato un film documentario, retrospettiva della carriera, prima a Cannes e poi in America, dal titolo Soul Boys of the Western World.
Abbiamo incontrato Tony Hadley in occasione della sua trionfale esibizione in occasione della Settimana Mozartiana a Chieti (oltre 6000 persone in Piazza San Giustino). Questa la nostra intervista in esclusiva per L’Opinionista.
Ha recentemente pubblicato un cd/dvd live: il concerto che contiene è simile a quello del tour attuale?
“Non proprio: in questi nuovi concerti propongo molti brani degli Spandau Ballet, tre nuove canzoni che nel tour precedente non c’erano, altre che ci piace suonare. C’è un bel feeling nella band. Il cd/dvd che è uscito qualche mese fa contiene un concerto leggermente diverso, registrato in un piccolo club”.
Nella sua carriera solista c’è un album che preferisce e perché?
“Il nuovo album che ancora non è uscito! Credo che sia il migliore che io abbia mai inciso, ho esplorato varie direzioni musicali, facendo ciò che mi piace, ho scritto io stesso alcune delle canzoni che conterrà ed ho avuto a fianco la mia band. Del passato amo molto l’album swing “Passing Strangers” perché mi piace molto quel genere. Probabilmente il prossimo disco sarà con un’orchestra”.
Ha citato “Passing Strangers”: è un disco dove le sue spiccate doti da crooner vengono fuori alla grande. Come le è venuta l’idea di realizzare un simile progetto?
“Sono cresciuto ascoltando la musica swing e jazz, quella di artisti come Tony Bennett, Frank Sinatra o Ella Fitzgerald. Volevo incidere un disco swing, ma desideravo allo stesso tempo che non fosse scontato, non doveva cioè contenere canzoni famosissime come ad esempio “The lady is a tramp”, ma brani più ricercati degli anni’60, leggermente diversi dal genere propriamente swing. Nella mia testa avevo un’idea diversa da quelle già fatte da altri artisti come Robbie Williams e l’ho realizzata”.
È uscita una biografia ufficiale: c’è tutta la sua vita all’interno, dalla gioventù fino al successo con gli Spandau Ballet e alla carriera solista. Come mai ha deciso di pubblicarla?
“Ho deciso di pubblicarla perché me lo hanno chiesto! A parte gli scherzi è stato difficile realizzare un libro così, perché non è certo semplice parlare della propria vita. È scritto in modo schietto e sincero: tutto viene dal cuore”.
Tony Hadley e l’Italia: un amore profondo che ha resistito negli anni. Perché gli italiano la amano così tanto sin dagli esordi della carriera?
“Quando gli Spandau Ballet arrivarono agli inizi in Italia ebbero successo nei club, ma non riuscirono ad avere quello di massa. Esplodemmo con “I’ll fly for you” che era contenuta in Parade: erano i tempi di Videomusic, Red Ronnie, la moda, il look, le acconciature con i capelli “sparati”. Le nostre canzoni erano molto melodiche in quel periodo, gli italiani amano le belle melodie e così ci hanno voluto bene per questo e ancora oggi ce ne vogliono”.
Nel 2009 gli Spandau Ballet sono tornati insieme per il disco “Once More” ed il “Reformation Tour” dopo dieci anni: com’era il feeling nella band dopo tanto tempo che non suonavate insieme?
“È stato difficile prendere la decisione di tornare insieme, ma quando l’abbiamo fatto è stata come una sorta di liberazione: ci siamo detti “proviamo ad essere di nuovo amici e a suonare ancora insieme!”.
“Il feeling è stato immediato: “Once More” è stato per noi il disco più facile da incidere, è venuto su in sole tre settimane. Abbiamo condiviso ogni momento della giornata, mangiando e bevendo, scherzando e ridendo, sempre con la nostra musica a tenerci insieme. Nei mesi scorsi abbiamo presentato un film che riassume la nostra carriera ed anche scritto un paio di canzoni nuove. Speriamo di tornare presto: non ci sono piani precisi per ora a riguardo ma vorremmo fare qualche concerto.
Ora sto preparando degli show orchestrali da solista per ottobre: la prima parte dello spettacolo conterrà canzoni dal nuovo album ed altre che suonano alla grande con’orchestra intera e nella seconda quelle degli Spandau Ballet riarrangiate per l’occasione in maniera orchestrale. Sarà un concerto meraviglioso che però, almeno per ora, sarà proposto solo in U.K., accorrete a vederlo perché sarà fantastico!”.
Si ringrazia il Comune di Chieti ed in particolare il suo Ufficio Stampa nella persona di Rosaria Maresca per aver reso possibile la realizzazione dell’intervista.
LEGGI: Tony Hadley strega Chieti (la fotogallery del concerto)
(di Piero Vittoria - del 2014-08-20)
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