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11 SETTEMBRE 1683 MARCO D'AVIANO E LA BATTAGLIA DI VIENNA

La grande battaglia che rafforzò l'identità europea, raccontata in un film, e che favorì la difffusione del cornetto e del cappuccino

Gli italianissimi cappuccino e cornetto sono stati creati nel settembre 1683 con la liberazione di Vienna. Di questi avvenimenti tratta il film diretto da Renzo Martinelli e sceneggiato dal regista stesso e Valerio Massimo Manfredi, che sarà nelle sale nella primavera 2013.
É probabile che il nome cornetto ricordi la mezzaluna turca, mentre il termine cappuccino prenda il nome in omaggio al mistico padre Capuccino Marco d’Aviano il grande motivatore della vittoria sui turchi. Il 27 aprile 2003, Papa Giovanni Paolo II lo proclama beato.
LA BATTAGLIA DI VIENNA - Le date a volte sono evocative, l'11 settembre 1683 è quella della vittoria della coalizione cristiana sui musulmani, l' 11 settembre 2001 è partito l' attacco alle Torri Gemelle. Maometto IV considerava Vienna “la mela d’oro”, Al Qaida considerava gli USA la“Grande Mela”. Il primo 11 settembre fu vittorioso ed ebbe come filo conduttore la fede e Marco D'Aviano, il secondo fu devastante per tutto l'occidente anche perchè l'elemento comune che accomunava le economie occidentali era un razionalissimo e stupido algoritmo finanziario.
Nel 1683 trecentomila soldati musulmani, guidati da Karà Mustafà assediano la città di Vienna. Il loro obiettivo è aprirsi un varco in Europa per arrivare a Roma e conquistare la cattedrale di San Pietro, trasformandola da cuore della cristianità in moschea islamica.
Sempre in quell'anno il frate cappuccino Marco da Aviano viene inviato dal Papa a Vienna: l’obiettivo è convincere i potenti europei a formare una coalizione militare contro i Turchi. Questa battaglia pose fine all'assedio della città.
La città era stata posta sotto assedio il 14 luglio del 1683 da 140.000 turchi guidati dal gran visir Mustafa Pasha. La strategia turca per conquistare definitivamente Vienna, si basava su scavi notturni di gallerie, sotto le mura di cinta della città, per minarle e farne saltare così le fondamenta.
I fornai viennesi sentendo i rumori dei picconi diedero l'allarme, facendo così fallire questo attacco. L'11 settembre 1684 il Re Polacco Giovanni III Sobieschi giunse a Vienna guidando la coalizione cristiana e i turchi vennero rovinosamente sconfitti. Fu in quel giorno che Padre Marco d'Aviano, al secolo Carlo Domenico Cristofori, carismatico predicatore, diplomatico ed eroe, con la sua fede condusse gli eserciti cristiani della “Lega Santa” nella decisiva battaglia che respinse l'assedio ottomano a Vienna. Quest’impresa valse a padre Marco D’Aviano l’appellativo di Salvatore d’Europa. La sua fama divenne talmente vasta, grazie ai numerosi miracoli, che lo stesso Papa Innocenzo XI definì padre Marco ’il taumaturgo del secolo’.
Marco si adoperò per coordinare l'alleanza cristiana contro l'Islam. La sua popolarità era enorme, e così la sua autorevolezza. Il frate cappuccino partecipò assieme ai comandanti militari alla pianificazione dell'attacco. Il primo obiettivo raggiunto fu la riconquista di Buda, avvenuta il 2 settembre 1686, Marco era immancabilmente presente.
I SIMBOLI DELLA VITTORIA: CORNETTO E CAPPUCCINO Per celebrare l'importante vittoria il Re Polacco chiese ai panettieri di ideare un dolce che ricordasse l'avvenimento. Secondo la tradizione sembra sia stato un fornaio di nome Peter Wendler a inventare la specialità a forma di mezzaluna. La ricetta era simile a quella attualmente usata per il cornetto: uova, farina, burro, zucchero, lievito, acqua tiepida. La particolare forma rimandava chiaramente al simbolo della bandiera turca: la nuova golosità venne chiamata kipferl, mezzaluna in tedesco.
La specialità si diffuse in Italia e più specificatamente in Veneto subito dopo il 1683, grazie agli intensi rapporti commerciali tra la Repubblica dei Dogi e Vienna. Dalla Laguna, esso poi si diffonde in tutta Italia. Così, al Nord prende il nome di brioche, da “brier”, impastare, dall’azione necessaria per prepararla. Al Sud prende invece il nome di cornetto.
A seguito del matrimonio tra la principessa austriaca Maria Antonietta e Luigi XVI di Francia nel 1770 il cornetto arrivò in Francia. I pasticceri francesi modificarono la ricetta usando più burro e chiamarono il dolce croissant (mezzaluna).
Secondo una tradizione popolare i turchi in fuga da Vienna abbandonarono l'accampamento in fretta e furia, lasciando così 500 sacchi di chicchi di caffè, una bevanda comune tra i turchi, ma sconosciuta agli europei.
Le truppe vincitrici pensarono in un primo momento che i chicchi fossero un foraggio per i cammelli, poi qualcuno, molto probabilmente il ricognitore polacco Franz Georg Kolschitzky o un altro soldato polacco, ma di origini armene, Diodat, provò a buttarli nell'acqua calda e scoprì l'acqua nera e calda, che però era amara: si iniziò ad addolcirla con miele latte e panna, si ottenne così una bevanda di colore molto simile a quello del saio dei capuccini, da qui il nome, casualmente anche padre Marco era un cappuccino.
(di Carlo Baratta - del 2013-05-04) articolo visto 19208 volte
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