In questi anni, sostiene il “Coordinamento interregionale sindaci per problema pale eoliche e fotovoltaico in Italia”, vi è stata una proliferazione indiscriminata delle pale eoliche che in alcune regioni quali Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, che hanno compromesso il paesaggio di intere aree che rappresentano una importante attrattiva turistica locale.
Negli ultimi tempi qualche passo avanti è stato fatto con l’approvazione del Decreto Ministeriale sulle aree idonee ma, secondo i 151 sindaci, lo stesso non è sufficiente. Chiedono perciò al Governo una norma che imponga una “moratoria all’installazione di nuovi impianti eolici in attesa di verificare l’attuale necessità di raggiungimento degli impegni comunitari al 2030 e che privilegi altre tipologie di produzione meno impattanti e soprattutto in aree industriali (esempio il fotovoltaico sui capannoni e nelle aree produttive)”. A tal fine chiedono anche che “la norma incentivi alcune tipologie con contributi e aiuti e vieti quelle che compromettono il territorio”.
I circa 151 sindaci si riuniranno in assemblea mercoledì 5 febbraio con il fine di avviare la definizione di una proposta legislativa. Un esempio di come la proliferazione eccessiva continuo è quello che sta accadendo ad Aquileia, in Friuli Venezia Giulia, dove un gigantesco parco fotovoltaico minaccia aree di pregio della cittadina, Patrimonio dell’Unesco.
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