In tutte queste esperienze di leadership, possiamo fotografare un fenomeno reale: la leadership si forma attraverso l’interazione di culture. I nuovi leader sono interpreti preziosi della globalizzazione perché hanno superato il concetto di nazionalità, consapevoli del proprio background migratorio. Secondo le stime della fondazione Ismu, al 1° gennaio 2019 la presenza complessiva delle seconde generazioni in Italia di età compresa tra gli 0 e i 35 anni, nate in Italia da almeno un genitore straniero o giunte minorenni, era di 2.825.182.
“Quasi tre milioni di figli dell’immigrazione destinati a modificare il tessuto sociale, culturale, demografico del nostro Paese che gradualmente stanno entrando nelle istituzioni, emergendo nel mercato del lavoro in posizioni apicali”, osserva Cristina Giudici, direttrice di NuoveRadici.world, testata nata alla fine del 2019 per valorizzare il protagonismo delle nuove generazioni di italiani. “Medici, ingegneri, insegnanti, artisti, attivisti che vogliono conquistare la leadership per affermarsi individualmente e al contempo favorire una maggiore inclusione della diversity nella società. Il loro ruolo sarà infatti sempre più cruciale per prevenire forme di discriminazione, xenofobia e razzismo”.
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube