“Agli enti locali – spiega Vacca – in fase di conversione in legge del decreto Scuola, abbiamo affidato poteri speciali proprio in materia di edilizia, al fine di accelerare la realizzazione degli interventi. I fondi per l’edilizia scolastica stanziati da inizio anno superano il miliardo e altri sono in arrivo, ma in particolare in questa fase è importante che i sindaci non perdano l’occasione di presentare i progetti per il bando e che scade il 3 luglio, per aiutare le scuole a programmare il rientro a scuola in sicurezza. Altro contributo importante che ci aspettiamo dagli enti locali è quello della mappatura delle necessità di spazi e personale che confluirà nel cosiddetto “cruscotto”, il software del ministero dell’Istruzione che registra gli spazi disponibili e il numero di alunni da redistribuire. Se dai territori arriveranno celermente le informazioni necessarie, sarà più semplice evidenziare le criticità e mettere a disposizione fondi adeguati per far partire subito i lavori di adeguamento degli spazi o di messa a disposizione di nuove strutture, così come si provvederà a sostenere finanziariamente l’impiego di personal aggiuntivo. Per vincere la sfida delle ripartenza in sicurezza e delle rigenerazione edilizia delle nostre scuole ciascuno deve fare la propria parte: siamo convinti che anche stavolta il Paese darà il meglio di sé per il bene del suo patrimonio più prezioso: le nostre ragazze e i nostri ragazzi”, conclude Vacca.
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