A Roma esiste una linea di demarcazione del tempo che si divide tra prima di questa data e dopo questa data. È il giorno in cui la città eterna scopre il suo gladiatore più valoroso. Il giorno in cui tra le strade di Porta Metronia vede la luce un ragazzino con i capelli biondi ed i colori giallo e rosso iniettati nelle vene da generazioni. Il giorno in cui cambia la storia di Roma, di ogni Romano e di ogni amante del calcio che si rispetti. Nasce Francesco Totti.
Sarebbe noioso e forse anche ripetitivo elencare numeri e record che non descrivono a pieno ciò che rappresenta il 10 giallorosso nel cultura di massa, di un bambino che inizia a prendere a calci un pallone subito imitando le gesta degli eroi giallorossi di quel tempo come Pruzzo, Conti e tanti altri. Poi il tutto diventa quasi fiabesco e nasce la leggenda che noi tutti conosciamo perchè poi tutto il resto è storia. Storia di perle di rara bellezza e di record del ragazzo di Porta Metronia. Storia di 306 gol e 763 presenze sempre dalla stessa parte. Sempre con il giallorosso cucito nel sangue e scolpito sul petto. Storie di 41 derby vissuti al massimo e di un amore così grande che nemmeno Real Madrid o Milan sono riusciti a mettere fine. Storia di un uomo che non ha mai abbandonato la sua principessa portandola allo Scudetto facendo impazzire una città intera, la sua. Storia di un ragazzo diventato uomo con il tempo, di un condottiero mai domo e mai arrendevole. Storie di esultanze infinite sotto la Sud e di un Mondiale vinto. Storie di lacrime e dolori poi cancellate sul campo. Storie di uomini e donne che sono cresciuti al suo fianco, con la sua maglia sempre addosso. Storia di un quarantenne che continua ad impartire lezioni di calcio a tutti vedendo cose prima che esse accadono e disegnando delle vere e proprie opere d’arte sul campo. Storie da tenere in un cassetto vicino al cuore e raccontarle al proprio figlio un giorno quando lo si porta allo stadio e si ritorna con la mente al gol al Foggia, l’inizio della favola.
Quando si entra all’Olimpico e si sente gridare il suo nome si crea una storta di misticismo nell’aria. Ogni cosa sembra fermarsi. Un amore così viscerale ed immenso per la città eterna. Un amore che sfocia nell’adorazione quando un bambino inizia istintivamente a prendere a calci un pallone e sogna di diventare come lui. Una bandiera, un simbolo, qualcosa che non si può nemmeno descrivere con delle semplici parole. Oggi è anche un momento particolare per chi ha avuto la fortuna di nascere sotto la sua stella, la più luminosa. Oggi è il momento che fa sentire ogni Romano più vicino anche se si è lontano. Oggi è il giorno che fa da spartiacque. Il giorno in cui Roma si ferma. Il giorno in cui ogni amante del calcio mette da parte la fede calcistica e si alza in piedi di fronte a tanta classe. Il giorno in cui ci sentiamo un po’ tutti Francesco Totti. Il tempo passa cosi veloce che non abbiamo il tempo di accorgerci di ciò che ci accade, di ciò che inizia e ciò che finisce. Le lancette della vita di ognuno di noi scorrono ad una velocità spropositata facendoci accorgere che nulla rimane per sempre, nulla è eterno. O forse no. L’eternità forse esiste e forse non coincide neanche con il tempo ma con una persona perchè non esiste nulla di più eterno che Francesco Totti. L’eterno nella città eterna. La luce che non si spegnerà mai.
Oggi è il 40 Dopo Totti. L’ottavo Re di Roma. La cosa che si avvicini più a Dio in una squadra di calcio. Auguri eterno Capitano!
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