Politica

50 anni colpo di stato Cile, Boldrini: “La democrazia, la libertà e i diritti non sono scontati”

ROMA – “«Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento». Così il presidente del Cile, Salvador Allende, parlava poco prima di morire durante il colpo di stato militare del generale fascista Pinochet, l’11 settembre di 50 anni fa. La fine della democrazia nel paese sudamericano, l’inizio di un regime totalitario alimentato dal sangue di migliaia di persone uccise, fatte sparire per sempre, dalla violazione di qualsiasi diritto umano, dal terrore. Ci vollero poche ore perché il golpe fosse compiuto e 17 anni per liberarsi della dittatura militare di Pinochet. La democrazia, la libertà e i diritti non sono scontati. Ricordiamolo e difendiamoli ogni giorno”.

Così l’ex presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini (foto), oggi parlamentare del Partito Democratico.

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Redazione L'Opinionista

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