Oltre al tweet è apparso anche un video-trailer, visibile su YouTube, dove è lo stesso ex Police a parlare del nuovo lavoro, il cui titolo probabilmente sarà ‘57th & 9th’ (dal nome della strada che attraversa tutti i giorni per andare in studio).
“Ci sono molti stili differenti in questo disco. C’è molto rock ‘n’ Roll e c’è anche un’ispirazione comune che lo attraversa: parla di ricerca, viaggio, una strada, il richiamo dell’incognito. Credo che il disco abbia un sentimento spontaneo per come è stato fatto. Non c’è raffinatezza, è stato suonato con energia”.
In un’intervista a Rolling Stone America, Sting ha dichiarato che il nuovo disco “è la cosa più rock che mi sia capitato di incidere da molto tempo a questa parte. Nel disco saranno comprese tutte le mie influenze, ma sarà soprattutto molto energico. Sono molto felice e voglio vedere come va”.
Sting, attualmente impegnato nel tour sold out con Peter Gabriel, ha scritto i brani con amici di vecchia data come Vinnie Colaiuta (batteria) e Dominic Miller (chitarra) a cui si sono aggiunti Jerry Fuentes e Diego Navaira del gruppo di San Antonio The Last Bandoleros con cui Sting si è esibito di recente al Jimmy Kimmel Live in una cover dei Police.
Durante l’intervista alla bibbia del rock americano Sting ha raccontato inoltre che nel disco trovano spazio brani come “Inshallah”, che racconta di migranti in viaggio per l’Europa, e “One Fine day” sui cambiamenti climatici. In “57th & 9th” figura anche “50.000”, brano scritto la settimana della morte di Prince: “Una riflessione sullo shock che si prova per la perdita di un’icona culturale”.
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