Pop-up è il progetto disegnata sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo
“Tutto nasce dallo spunto offerto da un piccolo oggetto di carta – racconta lo scenografo, al suo terzo Festival consecutivo – un semplicissimo pop up realizzato con un cartoncino ed una fustella: una linea continua, un segno progettuale che vuole trasformare il teatro Ariston in una suggestiva Music – Hall, un segno planimetrico che dia un continuum progettuale tra palco e platea. L’idea è quella di rappresentare lo spazio scenico come un grande pop up, visto da angolazioni diverse, che si trasforma in un gioco progettuale del tutto originale dove la scenografia si unisce alla grafica e alla tecnologia”.
“Il progetto – prosegue lo scenografo – è caratterizzato da scomposizioni e ricomposizioni dell’oggetto, rompendo l’unicità del punto di vista. La risoluzione dell’immagine appare con la trama di angoli e piani prospettici incrociati. La percezione come in un quadro cubista cambia, non si limita ad uno sguardo, ma implica l’indagine approfondita sulla struttura delle cose e sul loro funzionamento. Questi movimenti ideali trovano la consacrazione nel movimento reale della parte centrale, la scala”.
“Al centro del fronte della scena – conclude Bocchini – si consacra improvvisamente e spettacolarmente il Pop Up tecnologico: l’andamento armonico delle lamelle nelle parti laterali, in sincronia con quelle centrali, formeranno una scala motorizzata. Venti sono i motori che permetteranno alla scala sia movimenti sincronizzati sia varianti, dando insieme al sipario Kinetic, che scenderà dall’alto, più di venti conformazioni scenografiche.
I due laterali orchestra, messa quest’anno su tre diversi piani, sulle parti laterali di ingresso del palco, saranno dei simbolici petali concavi che racchiuderanno il palco, formando un gioco strutturale scenografico. Ci sarà un maestoso ledwall di ultimissima generazione che si aprirà, permettendo agli ospiti di scendere la scala”.