UDINE – Ieri mattina è stata presentata, con una conferenza stampa al Castello di Udine, la 94ª Adunata degli alpini che dall’11 al 14 maggio animerà la città e il Friuli Venezia Giulia. Il neosindaco di Udine, Alberto Felice De Toni si è detto orgoglioso di poter ospitare l’Adunata poiché la città è alpina di grandi tradizioni, tant’è che è la quinta volta che accoglie la manifestazione più importante per le penne nere. E, ringraziando il prefetto, il questore e le forze dell’ordine, si è detto certo che la sicurezza verrà messa al primo posto.
Oltre 3mila persone hanno lavorato, per oltre un anno, all’organizzazione della 94ª Adunata, ha detto il presidente della Sezione di Udine, Dante Soravito de Franceschi, elogiando la grande disponibilità dell’amministrazione locale e degli enti del territorio che hanno permesso la realizzazione dell’evento.
L’assessore regionale alle attività produttive e turismo Emidio Bini ha portato il saluto del presidente della Regione Massimiliano Fedriga, impossibilitato a partecipare, sottolineando che è un onore per il Friuli poter avere una così grande manifestazione sul territorio, per l’importanza dell’evento, il clima di festa, ma anche per l’impatto economico eccezionalmente favorevole, pensando anche all’ultimo appuntamento organizzato nella regione, l’Adunata di Pordenone nel 2014, che ha portato grande calore e ottimi numeri.
Il gen. B. Matteo Spreafico, Capo di Stato Maggiore del Comando Truppe Alpine, ha ricordato i tanti reparti della Julia che sono presenti sul territorio e ha parlato del rapporto simbiotico tra gli alpini in servizio e quelli in congedo dell’Associazione Nazionale Alpini che si sviluppa durante tutto l’anno, in particolar modo nei momenti delle emergenze climatiche sul territorio nazionale con le squadre di Protezione Civile dell’Ana e che all’Adunata troverà un punto d’incontro alla Cittadella degli Alpini, dove mezzi ed equipaggiamenti delle Truppe Alpine e delle “tute gialle” saranno in mostra.
“Noi alpini siamo uomini del fare”, ha ribadito il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, snocciolando alcuni dei dati del Libro verde della solidarietà 2022 che riassume un anno di volontariato dell’Associazione con oltre 2 milioni di ore di lavoro volontario nel senso più puro del termine – perché nessuno del personale impegnato ha percepito un solo euro – che monetizzate in aggiunta ai 4,54 milioni di euro di offerte in denaro, portano ad un valore totale di oltre 61 milioni di euro a favore delle comunità in cui l’Ana opera.
Ad Udine – ricorda il direttore de L’Alpino Massimo Cortesi – vedremo un rito che si ripete ogni anno, sempre più ammirabilmente vista l’età media degli alpini, ovvero il convergere delle penne nere dall’Italia e da tutto il mondo per l’Adunata, assecondando quel sentimento che noi alpini chiamiamo con orgoglio “spirito di Corpo”.
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