“Quest’ostinata ricerca di divertimento quasi obbligatorio rende l’evento del compleanno come un giorno che non sarà mai all’altezza dell’aspettativa, un po’ come le feste comandate”
Martedì 22 giugno 2021 è uscito il singolo 22 giugno dei Garpets. Un nuovo atipico singolo estivo che vuole raccontare il rapporto conflittuale che si ha con il proprio compleanno, un brano nostalgico che si muove tra cantautorato e it-pop che sa far ballare, piangere e si prende anche un po’ in giro.
I Garpets ci hanno gentilmente concesso un’intervista.
“22 giugno” è il vostro nuovo singolo, di che cosa si tratta?
Dentro 22 Giugno c’è tutto il disagio di Massimo (il cantante) che vive malissimo il suo compleanno e tutte le feste comandate. Un giorno ci ha mandato un audio con questo testo così sentito e quattro accordi e abbiamo subito capito che, facendo qualche ritocco, poteva avere la forza di essere un singolo.
Cosa volete trasmettere con questo brano?
Che non ci si deve sentire inadatti nel vivere male il proprio compleanno. Le aspettative saranno sempre alte e puntualmente non veranno mantenute, ma si potrà trovare la soluzione negli occhi di chi quel giorno ci starà vicino davvero; basterà saper incassare i colpi che la vita ci rifila.
Che tipo di accoglienza vi aspettate?
Sinceramente non ci aspettavamo così tanto “clamore”. La canzone sta girando parecchio per quelli che sono i numeri di una band nata praticamente durante il lockdown e riceviamo messaggi di persone che si ritrovano molto nelle parole del singolo. Speriamo che questo disagio indie non si fermi presto
Come nasce il vostro progetto musicale?
Nasce dall’esigenza fisica di fare musica da quattro persone che si sono ritrovate e che, ognuna nel suo background, ha sempre fatto e voluto fare musica. Quattro persone, quattro generi diversi che vanno a confluire in un unica presa a male pop che la gente sta iniziando ad apprezzare e che ci rende molto soddisfatti del prodotto finale.