“Gonna l’ho scritto ormai diverso tempo fa, nell’estate del 2017, non ricordo precisamente quando ma ne ha fatta tanta di strada con me”
Venerdì 9 luglio 2021 è uscito il nuovo singolo di Florilegio, il progetto solista di Matteo Polonara, dal titolo Gonna. Originario di Ancona ma di stanza a Bologna, ecco un nuovo esempio del più fine cantautorato psichedelico che vi farà innamorare sin dal primo ascolto. Florilegio si impone nella scena con un singolo estivo per chi odia l’estate, il caldo, il sudore, il sole, le spiagge affollate, il mare sporco. Un rimedio musicale per il mal di vivere estivo.
Matteo Polonara ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Gonna” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?
Gonna è una canzone che ormai ho scritto diverso tempo fa, circa nell’estate del 2017, non ricordo precisamente quando ma ne ha fatta tanta di strada con me. È cambiata molto nel tempo, è cresciuta ed ha subito mutazioni. È un brano lungo e particolare, lo definirei quasi teatrale in un certo senso. Sono due parti di me che si contraddicono, dialogano. Non a caso è un po’ come se fossero due canzoni, in una. Proprio per questo ho avuto molti ripensamenti se farla uscire o meno. Può sembrare un brano frivolo, estivo all’apparenza, ma se lo ascolti fino alla fine ti sorprenderà, soprattutto se gli presti attenzione.
Cosa vuoi trasmettere con questo brano?
Tramite giochi di parole, la creazione di immagini e suggestioni parlo dei miei disagi e di un periodo in cui mi sentivo estremamente confuso, un momento di passaggio della mia vita. Credo che questa confusione possa trasparire anche ascoltando la canzone un po’ favola e po’ delirio. Gonna è la carta che tenevo nascosta che rappresenta il mio passato.
Che tipo di accoglienza ti aspetti?
Non saprei, come dicevo prima è un brano lungo per gli standard attuali. Sono quasi sei minuti in cui succedono tante cose. È un brano denso di parole ma anche di suoni e con un testo non immediato. Gonna è un azzardo sicuramente, ma ci tenevo molto a farla uscire perché è una canzone molto importante per me. Forse non verrà compresa, forse non verrà finita da tutti gli ascoltatori, ma questo è un peccato in realtà perché la chiave della canzone è proprio nel minuto finale, per comprenderla fino in fondo, devi arrivare fino in fondo. E’ anche molto diversa da Tende, il primo singolo che ho fatto uscire come Florilegio, per cui staremo a vedere.
Come nasce il tuo progetto cantautoriale?
Il mio progetto cantautoriale nasce con me. Ho sempre scritto poesie e poi canzoni, fin da bambino e ho sempre suonato la chitarra ed in seguito anche altri strumenti. Ho iniziato a girare con le mie canzoni nel 2015 tra Marche e Emilia-Romagna. Nel 2019 ho autoprodotto il mio primo disco “Nella Vasca o Nel Giardino di Fianco?” registrato e arrangiato con Davide Ballanti, Samuele Brunori e Alessandro Della Lunga, tutto ora i miei musicisti di sostegno dal vivo e in studio. E’ ancora possibile ascoltarlo basta cercare su internet “Matteo Polonara”. Ho suonato davvero in lungo e in largo per la penisola. Il 2021 è il mio anno di rinascita, in cui ho deciso di cambiare nome e sound ed in cui si aggregato al progetto Pierpaolo Ovarini che si occupa della produzione dei brani.