La mostra “Ligabue, la figura ritrovata” a Gualtieri conta 3600 visitatori

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Antonio Ligabue – Leonessa con zebra, s.d. (1958-1959), olio su tavola di faesite, 60,3×78,6 cm

“Ligabue, la figura ritrovata.” nel Comune di Gualtieri si conclude con 3.639 visitatori totali ed una media giornaliera di 64 accessi

GUALTIERI – Si conclude con numeri eccezionali la mostra in Reggio Emilia promossa dal Comune di Gualtieri e dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue negli spazi museali di Palazzo Bentivoglio contando un numero di 3.639 visitatori totali ed una media giornaliera di 64 accessi.

Nell’ambito dell’esposizione, curata da Nadia Stefanel e Matteo Galbiati con la consulenza scientifica di Francesco Negri, sono state organizzate 22 visite guidate condotte dalla storica dell’arte Laura Fraimini, alcune delle quali in compagnia degli artisti Elisa Bertaglia, Fabio Lombardi, Giorgio Tentolini e Marika Vicari. Ampio spazio è stato riservato ai bambini e ai ragazzi con l’organizzazione di 6 percorsi dedicati. L’esposizione ha inoltre ricevuto il plauso del Presidente Stefano Bonaccini e della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che ha visitato la mostra al gran completo all’inizio dell’estate, accolta dal sindaco di Gualtieri, Renzo Bergamini.

L’esposizione ha segnato un momento importante nell’attività della Fondazione Museo Antonio Ligabue che, per la prima volta nella sua storia, si è aperta agli artisti del presente, presentando un inedito confronto tra Antonio Ligabue ed undici artisti contemporanei – Evita Andùjar, Mirko Baricchi, Elisa Bertaglia, Marco Grassi, Fabio Lombardi, Juan Eugenio Ochoa, Michele Parisi, Ettore Pinelli, Maurizio Pometti, Giorgio Tentolini e Marika Vicari – capaci di connettere, attraverso la potenza dell’immaginazione, la realtà che conosciamo con un altrove denso di mistero e di speranza.

Grazie al rapporto costruito negli anni, insieme al padre Sergio, con i numerosi collezionisti di Ligabue, Francesco Negri ha avuto la possibilità di proporre per la mostra sedici opere di grande valore, molte delle quali non esposte da diversi anni. Attraverso gli undici artisti contemporanei, si è proposto un altro modo per leggere la “figura” – dell’uomo e del suo ambiente – che, accompagnandosi alla semplicità vera di Ligabue, ha saputo riconciliare il nostro sguardo con presenze che sanno ritrovare se stesse e il proprio essere al di là del tempo.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori, con il contributo dei Soci della Fondazione Museo Antonio Ligabue – EmilBanca (main sponsor), Boorea, Coopservice, Landi Renzo -, di Apart Art Advisory e Padana Tubi.

L’esposizione è stata accompagnata da un catalogo Vanillaedizioni con testi istituzionali, testi dei curatori e ricco apparato iconografico. I pannelli di sala e le schede delle opere sono stati realizzati dalle studentesse del corso di “Didattica dei Linguaggi Artistici” (prof. Matteo Galbiati) dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.

Info: 0522 221853, / info@museo-ligabue.it