GENOVA – “La terza dose” del vaccino anti Covid “sembra funzionare anche sulla variante Omicron, quindi nel giro di una settimana si è ridimensionata una bolla speculativa più che un problema di sanità pubblica. Abbiamo i nervi tesi, a cominciare dal nostro ministro della Salute, invece serve essere calmi. Se si tiene sempre il dito sul grilletto si finisce per sparare anche quando non serve. Attenzione”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, commenta i primi dati che arrivano da Israele sul richiamo vaccinale e la variante Omicron.
“Ben venga che i vaccini funzionano anche sulla variante Omicron, personalmente ho trovato di cattivo gusto il discorso del vertice di Moderna che ha detto che loro hanno un vaccino in arrivo nel 2022 che copre la Omicron, mentre quello attuale no – dice l’infettivologo – Quando si parla di vaccino e medicina non deve parlare chi lo produce, ma i medici e gli scienziati che lo hanno studiato e lo conoscono. Altrimenti c’è un grande conflitto di interessi e una comunicazione sbagliata alla popolazione sulla terza dose, a prescindere da quello che arriverà nel 2022”.
Bassetti dice poi “giù le mani dal Natale”, commentando le parole dell’immunologo Sergio Abrignani, componente del Cts, che sul Natale ha detto “ai miei nipotini consiglio di non abbracciare i nonni, poi dipende dalla sensibilità di ciascuno di noi” e “se io faccio pranzi o cene natalizie con parenti anziani preferisco che non ci siano non vaccinati”.
“E’ chiaro che dobbiamo spingere sulle terze dosi ai nonni e recuperare con le prime dosi. Ma il Natale deve essere quello che conosciamo da sempre, con gli abbracci e passandolo con le persone care – rimarca – Magari evitiamo cene con decine e decine di persone, ma i nostri nonni hanno sofferto troppo”. Mentre per lo shopping natalizio, Bassetti è contrario all’obbligo delle mascherine all’aperto, un provvedimento invece che stanno adottando molte città. “Se vogliamo rendere sicuri i centri delle città non torniamo indietro con l’obbligo della mascherina all’esterno, ma si decida – suggerisce – per lo shopping solo con il Green pass”.