RIMINI – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini nei giorni scorsi ha intensificato su tutto il territorio riminese i controlli nel settore delle accise e delle altre imposte sulla produzione e sui consumi nei confronti degli operatori economici che svolgono attività commerciale nel peculiare comparto, anche al fine di contrastare eventuali pratiche commerciali scorrette ed ipotesi di contrabbando legate all’impennata dei prezzi che si è verificata a seguito dell’inizio del conflitto Russo-Ucraino.
I mirati servizi sono espletati in forma dinamica su strada, attraverso il controllo di automezzi adibiti al trasporto di prodotti petroliferi e presso i distributori stradali anche per verificare il possesso delle autorizzazioni per la distribuzione di carburanti per autotrazione, dei documenti di trasporto, la corretta pubblicità dei prezzi, la loro esposizione al pubblico nonché l’avvenuta comunicazione periodica dei prezzi al Ministero dello Sviluppo Economico.
Il piano d’intervento, tuttora in corso, ha finora consentito di individuare una stazione di servizio, ubicata nel comune di Riccione, il cui gestore è risultato inadempiente in merito alle previste comunicazioni telematiche desumibili dall’Osservatorio prezzi carburanti avendo omesso di comunicare periodicamente i prezzi praticati al pubblico al Ministero dello Sviluppo Economico in violazione dell’art. 51, comma 3, della Legge 99 del 2009 per cui è stata comminata una sanzione amministrativa che può superare i 3 mila euro.
L’azione di servizio delle Fiamme Gialle riminesi costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario assicurato dal Corpo nel comparto dei controlli sulla distribuzione stradale dei carburanti, finalizzata a garantire non solo il corretto assolvimento degli obblighi impositivi, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità del prodotto venduto ma anche il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi al consumatore.