Pluripremiata singer-songwriter folk, nominata ai Mercury Prize e con 24 anni di onorata carriera, a poche settimane dalla pubblicazione di ‘Introduction‘ – la retrospettiva con 12 tracce scelte dagli album realizzati in tutti questi anni – Kathryn Williams annuncia ‘Night Drives’, il nuovo disco di inediti dal sound cinematografico, ricco di strumentazioni e con una particolare enfasi sugli archi. Con la produzione di Ed Harcourt, l’album è in arrivo il 15 luglio su etichetta One Little Independent Records ed è anticipato dal primo singolo, ‘Radioactive’, un brano dal ritmo dinamico e contagioso.
Dal pop contemporaneo ed acculturato, all’acustica più morbida, Kathryn Williams in ‘Night Drives’ esplora una varietà di nuove idee guidate, in parte, da una serie di collaboratori: Kirtsy Logan, Oysteing Greni, Romeo Stodart, Matt Deighton, Simon Edwards, Yvette Williams, Neill Maccoll, Andy Bruce, Ida Wenoe, Joel Sarakura, Emily Baker e John Alder.
“Faccio musica da 24 anni ormai. Questo fatto mi lascia senza parole e le cose sono cambiate così tanto durante gli anni. Il cambiamento più grande è stato il mio amore per la co-scrittura e la scrittura per altri artisti. Questo è iniziato in occasione del mio primo ritiro di scrittura con Chris Difford, dove ho avuto l’occasione di conoscere persone che sono diventate amicizie strette e rapporti di lavoro che sono rappresentati in ‘Night Drives’” afferma Kathryn Williams.
Riguardo i temi affrontati nel disco, l’artista continua: “alcuni sono mettere in discussione chi siamo, rendendoci conto che essere umani vuol dire avere dei difetti e l’umiltà di riconoscerli, senza dimenticarsi delle conseguenze di come reagiamo agli altri. Altri temi trattati sono la longevità di una relazione e come mantenerla sana, le cose semplici, le riflessioni filosofiche sulla perdita e sul guadagno nella vita”.
I riferimenti classici da cui Kathryn attinge sono chiari in ‘Night Drives’, che suona come un viaggio attraverso i suoi stili e le sue influenze. Ricorda le visioni di una campagna britannica leggermente illuminata dallo sfarfallio dei lampioni e dagli sconfinati paesaggi ondulati dietro di essi. Si tratta di brani intelligenti e consapevoli, con l’inconfondibile scrittura di Kathryn, accompagnata da composizioni naturali e meravigliosamente arrangiate.
“Sono davvero orgogliosa di questo album. Ho anche un po’ paura di metterlo al mondo dopo così tanto tempo. E’ grazie alla famiglia musicale che ho intorno a me che mi rende migliore. Si tratta di rendersi conto che, condividendo le cose in modo creativo, le canzoni diventano meglio di ciò che potrebbero essere. Il fatto che l’etichetta – One Little Independent Records,con la quale sono dal 2010 e che mi permette felicemente di esprimere liberamente la mia arte – Ed Harcourt e gli artisti con cui lavoro credano in me, mi ha aiutato a credere in me stessa” continua Kathryn.
Kathryn Williams è spesso descritta come ‘a songwriter’s songwriter’, ‘l’autrice di canzoni di una cantautrice’. Il suo lavoro intramontabile e di ricerca le è valso numerosi riconoscimenti, il plauso della critica ed una fedele fanbase che la sostiene da oltre 12 album, sin dal suo debutto nel 1999.
Dal successo di ‘Little Black Numbers’ – nominato ai Mercury Prize – fino al tributo a Sylvia Plath con ‘Hypoxia’ e al recente album ‘Midnight Chorus’ scritto con Carol Ann Duffy, Williams ha anche collaborato e registrato con artisti tra cui Chris Difford, Ted Barnes, Thea Gilmore, John Martyn, Joel Salakula, Tobias Froberg, Ed Harcourt, James Yorkston, Marry Waterson, Boo Hewerine e Paul Smith.
Sebbene il suo lavoro più noto sia caratterizzato da una scrittura ricca ed onesta, ispirata ai grandi, Williams è stata continuamente in grado di evolversi come artista, continuando ad ascoltare ed imparare, mentre scrive con uno spirito focoso ed un senso di avventura che non è mai svanito.