Rientro dalle vacanze: armadi e mobili a rischio infestazione

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Rentokil mette in guardia dalle principali minacce: non solo ‘farfalline’ del cibo, ma anche mosche, formiche e termiti

MILANO – Settembre è alle porte e questo significa che le ferie sono quasi finite. Il periodo che ci attende è tra i più difficili dell’anno perché si riprende la routine quotidiana e tra lavoro, scuola e scadenze da rispettare si fa subito sentire la nostalgia per la spensieratezza delle settimane trascorse in vacanza. Forse nulla può peggiorare il triste mood del rientro, ma non è così. Le brutte sorprese sono sempre dietro l’angolo, soprattutto quando si parla di insetti infestanti: dalla cucina alle camere da letto, nessun luogo domestico è totalmente sicuro se, prima di partire, non si sono messe in atto piccole accortezze che possono far risparmiare tempo e denaro, e migliorare anche l’umore.

Rentokil – azienda specializzata nel monitoraggio ed eliminazione degli infestanti del gruppo Rentokil Initial – è da sempre impegnata in una corretta informazione e sensibilizzazione per prevenire ogni tipo di infestazione, individuando le principali minacce per proteggere case e aziende. Il periodo estivo e post-vacanze è quello più soggetto a infestazioni domestiche che riguardano in particolare ambienti come la cucina ma anche quegli spazi come le camere da letto che ospitano armadi o altri arredi in legno.

La prima, e forse più frequente tra le ‘brutte sorprese’, è trovare le dispense abitate dalle cosiddette farfalline del cibo che possono proliferare con la complicità di caldo, buio e scorte alimentari avanzate e non sigillate correttamente.

“Può succedere, soprattutto dopo le vacanze, che nelle dispense di casa si annidino ospiti sgraditi che potrebbero davvero causare diversi problemi di igiene e salute” – commenta Ester Papa, Technical manager di Rentokil. “Si tratta degli infestanti del cibo, che invadono la cucina rintanandosi nelle confezioni di farina, pasta, legumi, riso, biscotti e frutta secca, ma che possono attaccare anche cibi come formaggi, prosciutto e insaccati. È quindi importante individuare l’origine e ricorrere a una disinfestazione tempestiva per eliminarle in maniera efficace e duratura”.

Esistono numerose specie di infestanti delle derrate alimentari, ma tra queste la Tignola fasciata viene considerata uno dei parassiti più dannosi a livello mondiale: si tratta di farfalline di colore variabile dal giallognolo al marrone rossiccio, lunghe circa 15mm, che amano vivere in ambienti caldi e con poca luce e contaminano i cibi di derivazione cerealicola, frutta secca, semi di vario genere, cioccolato, spezie. Il problema può essere risolto rimuovendo la fonte dell’infestazione: meglio buttare gli alimenti in scatole o confezioni aperte che possono essere state contaminate per evitare l’ulteriore diffusione degli insetti in farine, cereali o altri cibi e ripulire i ripiani in modo accurato, con acqua e detersivo.

Credenze, armadi e altre piccole fessure in casa possono diventare rifugi per altri ospiti indesiderati come mosche, formiche e termiti.

Anche la presenza di mosche in casa può rappresentare un problema per la salute a causa della loro spiacevole abitudine di posarsi e cibarsi di rifiuti, feci e altre sostanze che, trasportate dagli insetti stessi, possono contaminare le superfici. Gli ambienti caldo-umidi sono ideali per la loro proliferazione: a una temperatura di 30 gradi, la mosca riesce a completare il ciclo di vita in circa 10 giorni e può arrivare a deporre fino a 1000 uova. Prima di partire, anche per brevi periodi, è importante eliminare resti di cibo – specie cibi zuccherini – buttare la spazzatura e assicurarsi che i bidoni siano ben chiusi da coperchi, così come controllare le fonti d’acqua eliminando quelle stagnanti.

Spesso sottovalutate per le loro piccole dimensioni, anche le formiche possono causare infestazioni persistenti e difficili da debellare. Le formiche sono tra gli animali maggiormente presenti sul pianeta e ne esistono circa 15.000 specie e sottospecie. Amano i climi caldi e possono nidificare anche all’interno delle abitazioni in spazi come controsoffitti, vasi delle piante, fra le pareti o in prossimità di strutture in legno, anche se generalmente prediligono ambienti umidi, come il bagno o la cucina, attratte principalmente dal cibo. Prima di partire è quindi bene accertarsi di aver rimosso ogni possibile residuo di cibo e acqua – anche quelli per animali domestici – e di eliminare crepe e fessure che possono agevolare l’ingresso delle formiche dall’esterno.

A complicarci la vita, spesso c’è inoltre la frequente confusione tra formiche e termiti. Queste ultime però sono più insidiose e subdole e causano danni anche ingenti. Amano in particolare buio e calore e soprattutto si cibano di cellulosa, quindi attaccano principalmente legno, cartongesso, libri e cartone. Le infestazioni da termiti sono molto difficili da individuare perché, a differenza dei tarli, non fanno il classico rumore da ‘rosicchiatura’ ma al contrario sono totalmente silenziose. Ad aggravare la situazione c’è anche il fatto che normalmente non ci si accorge della loro presenza finché il danno a oggetti e strutture è irreparabile: le termiti attaccano dall’interno, lasciando intatti gli strati più superficiali. Gli indizi per individuare un’infestazione da termiti sono pochi: grandi fori sul legno e la presenza di resti (ovvero le feci) nella vicinanza delle strutture infestate.

Ma come fare per controllare la presenza di questi piccoli ospiti indesiderati? Mentre le formiche e le farfalline del cibo possono essere eliminate con metodi casalinghi, le termiti richiedono necessariamente l’intervento di esperti come Rentokil che, grazie alla loro esperienza globale, sapranno individuare le giuste soluzioni per proteggere le persone in caso di infestazione.