ROMA – Programmazione speciale di PresaDiretta in onda con “Sole vento uranio” domenica 11 settembre alle 21,25. La terza puntata della trasmissione condotta da Riccardo Iacona è dedicata al ritorno del nucleare e al futuro delle rinnovabili, come alternativa al gas. Quale strada scegliere: rinnovabili o nucleare?
Mentre la situazione della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhja è sempre più allarmante, nel mondo l’energia dell’atomo conosce un nuovo Rinascimento. La Francia investe sul nucleare e numerosi Paesi progettano la costruzione di nuovi impianti. Intanto la Germania che invece ha scelto di abbandonare il nucleare, è alle prese con le difficoltà per lo smaltimento delle scorie radioattive e l’Italia non ha ancora trovato il luogo dove costruire il Deposito unico. Chi ha puntato decisamente sulle rinnovabili come il Portogallo, ormai ha quasi raggiunto l’indipendenza energetica e spende per le bollette tre volte meno che da noi. In Italia intanto la strada delle rinnovabili è ancora in salita.
In questa straordinaria puntata PresaDiretta ha viaggiato dalla Germania alla Francia, dal Kazachstan alla Finlandia seguendo le nuove rotte dell’uranio; ha attraversato l’Italia per capire quali sono gli ostacoli allo sviluppo dell’energia rinnovabile e dove sono invece gli esempi più virtuosi; è stata in Portogallo Paese all’avanguardia negli investimenti per la decarbonizzazione.
Francia, nel sito dove viene arricchito l’uranio e venduto come combustibile per le centrali di tutto il mondo, gli affari vanno a gonfie vele: il prezzo del prezioso metallo è raddoppiato perché si prevede un aumento della domanda. Finlandia, dove da 12 anni è in corso la costruzione di una nuovissima centrale, rallentata da innumerevoli problemi e dove si trova il deposito sotterraneo delle scorie nucleari più pericolose, unico in Europa.
Kazachstan, il primo produttore al mondo di uranio naturale che viene poi esportato in Europa, Stati Uniti, Russia e Cina. Germania, dove l’uscita dal nucleare sta costando un fiume di denaro pubblico, le centrali dismesse devono ancora essere messe in sicurezza e il grande deposito per le scorie non ha ancora risolto i suoi problemi. E l’Italia, a 35 anni dalla fine del nucleare a che punto è con lo smantellamento delle centrali e la messa in sicurezza delle scorie? E quanto ci è costato il decommissioning fin qui?
Nel frattempo l’Unione Europea ha scelto di inserire il nucleare tra le fonti di energia verde. Perché? E davvero lo possiamo considerare energia pulita? E poi un viaggio nel mondo che ha scelto le rinnovabili. In Portogallo, con i suoi investimenti pubblici e privati in tecnologia green e tra le comunità energetiche tedesche che producono tantissima energia pulita in regime di autoconsumo, gestiscono gli impianti e ne sono proprietarie. Infine in Italia, dove tra burocrazia, pareri delle soprintendenze e proteste locali, si sono perse grandi occasioni. Ma dove si trovano anche esperienze di eccellenza nella produzione di energia pulita, nella ricerca tecnologica e nel risparmio energetico.
In studio, ospiti di Riccardo Iacona, il professor Stefano Buono, fisico e studioso del nucleare di ultima generazione; Cristina Giordano, giornalista che vive e lavora da anni in Germania. Per fare un punto sulle grandi sfide scientifiche e tecnologiche del nucleare di ultima generazione e capire insieme se le scelte energetiche tedesche sul nucleare stanno davvero cambiando. SOLE VENTO URANIO è un racconto di Riccardo Iacona con Alessandro Macina, Luigi Mastropaolo, Elena Stramentinoli, Roberta Pallotta, Lorenzo Calanchi, Fabrizio Lazzaretti, Alessandro Marcelli, Massimiliano Torchia.