RIETI – I fondi russi ai partiti europei? “Se ci sono nomi, gli italiani devono conoscerli prima delle elezioni. Se anche però questo non ci fosse non mi è piaciuta comunque l’ambiguità della destra. Prima dell’attacco della Russia all’Ucraina io ho sempre condiviso le posizioni di Berlusconi di tenere un rapporto di leale collaborazione con Putin, ma dopo la scelta di attaccare l’Ucraina mi sarei aspettata maggiore chiarezza”. Lo ha detto la ministra Mariastella Gelmini, esponente di Azione e candidata per il Terzo Polo, intervistata dal direttore dell’Adnkronos Gian Marco Chiocci, in videocollegamento alla terza festa nazionale della Confederazione Aepi, l’associazione europee di professionisti e imprese, in programma fino a sabato a Labro, in provincia di Rieti.
“Dobbiamo sostenere la resistenza del popolo ucraino. Tutti lavoriamo per la pace, ma oggi il comportamento di Putin è intollerabile e deprecabile. Sono orgogliosa di aver fatto parte di un governo a favore dell’allargamento della Nato a Finlandia e Svezia. Penso che la nostra posizione faccia bene anche all’economia italiana, nonostante ci sia un prezzo da pagare”, ha aggiunto.
“Trovo le donne abbiano fatto molti passi in avanti in tanti ambiti, anche nella politica. Di per sé sarebbe un fatto positivo avere una donna premier ma più che concentrarci sul genere del presidente del consiglio dovremmo concentrarci sulla ricetta. Ho stima della Meloni, ma non credo sia la figura più attrezzata per difendere gli interessi del nostro paese in Europa. Ci sono molte partite per cui se vai a braccetto con Orban non hai le credenziali migliori per difendere gli interessi dell’Italia”, ha detto.
“Penso – ha aggiunto la Ministra – che oggi Mario Draghi sia la persona più adatta per sedere ai tavoli internazionali e portare a casa i risultati. Ho scelto Azione perché non ho condiviso la caduta del governo in piena estate nel mezzo di una crisi energetica: Movimento Cinque Stelle, Forza Italia e Lega hanno scelto di far cadere il governo guidato dal più illustre degli italiani. Io credo che tornare allo scontro destra-sinistra sia poco utile perché penso si debba prima salvare l’Italia e poi tornare a scontrarsi e dividersi. Nei momenti di emergenza credo debbano giocare quelli che sono più adatti a giocare la partita”.