Famiglie sommerse dai debiti: sempre più persone si rivolgono alla Fondazione umbra per la prevenzione dell’usura, che è già intervenuta con l’erogazione di somme
PERUGIA ‒ “Con il caro bollette abbiamo visto un aumento ma anche cambiare la platea di chi si rivolge a noi. Prima erano soprattutto piccoli commercianti, oggi ci sono molti impiegati, sia pubblici sia privati, percettori di redditi anche superiori ai mille euro”, afferma il presidente della Fondazione Umbra per la prevenzione dell’usura Fausto Cardella.
Cardella è intervenuto nel corso di un incontro sul tema del contrasto al caro energia, organizzato da Anci Umbria con i sindaci del territorio. Tra i presenti, anche varie associazioni di consumatori e di categoria, il prefetto di Perugia Armando Gradone, il viceprefetto vicario di Terni Andrea Gambassi, e alcuni parlamentari eletti in Umbria: Pavanelli, Ascani, Nevi, Caparvi.
Riguardo ai rincari energetici, spiega Cardella, “la Fondazione ha fatto il possibile per cercare di alleviare il più possibile la situazione, aiutando un centinaio di famiglie ed è ancora disponibile a farlo”.
La Fondazione ha operato attraverso l’erogazione di somme, ma ora “le nostre condizioni ci consentono di proseguire solo se ci sarà un ulteriore sforzo che potranno fare i nostri soci, ovvero i sindaci e la Regione in primis. Se si riterrà di usarla come strumento per andare incontro a chi ha bisogno la Fondazione c’è, ma in ogni caso un rapporto stretto con i Comuni per noi è condizione essenziale ed è necessario avere un coordinamento con gli enti territoriali”.
Da parte sua anche il Presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini ha ribadito l’importanza di un approccio cooperativo: “Solo insieme le difficoltà possono essere affrontate, con spirito di unità e collaborazione”.