ROMA – “Se il sistema energetico italiano passerà dall’attuale 40% di produzione elettrica da rinnovabili al 70% nel 2030, realizzeremo 350 miliardi di euro di indotto e 500.000 nuovi posti di lavoro, oltre a non dover dipendere più dall’estero”. Lo ha detto il direttore di Enel Italia, Nicola Lanzetta, a un convegno del Ced (Centro di economia digitale) a Roma.
“Enel investirà 17 miliardi di euro nei prossimi anni – ha proseguito Lanzetta – In primo luogo sulla rete di distribuzione. Andiamo verso un sistema di autoproduzione. In Italia ci sono oltre 1 milione di dispositivi che producono elettricità, nel 2022 le installazioni di nuovi pannelli solari sono aumentate del 300%”.
Quindi “potenzieremo la fabbrica di pannelli di Catania, perché produca 15 volte di più. Non è vero che l’Italia debba importare il 75% dei suoi pannelli, può produrseli da sola. Dobbiamo sviluppare una filiera”. Infine “Enel investirà sulla formazione. Siamo attivi con due programmi. Uno per sostenere i giovani che hanno finito il loro iter di studi negli istituti tecnici, l’altro per sostenere una serie di istituti tecnico-scientifici. Queste scuole sono ancora viste come una formazione secondaria, ma non è così. Germania e Francia ce lo insegnano”.