ROMA – “Francamente la prima cosa che mi viene da dire commentando questa legge di bilancio è: ma che davvero? Ma che davvero, dopo dieci anni di proclami rivoluzionari, inni a Trump, Bolsonaro, Johnson, Orban, Putin, richieste di uscita dall’euro, lotte titaniche contro il mainstream e i poteri forti… avete prodotto una cosina così… grigia e inutile? La legge di Bilancio dovrebbe riflettere la vostra visione del paese, e nel vostro caso dovrebbe esprimere i contenuti della gloriosa rivoluzione sovranista, i pugni sul tavolo, il prima gli italiani e tutta quella roba lì, E invece questa legge di bilancio può essere definita tutt’al più, ma proprio volendo essere molto magnanimi, un ‘atto di presenza’ privo di qualsiasi visione”.
Così il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, nel corso delle dichiarazioni di voto sulla Legge di Bilancio in Senato. “Una legge piena di mance e mancette che storicamente si colloca tra il peggio di Berlusconi e il meglio di Salvini. Tanto rumore per nulla insomma. Da Evola a Cirino Pomicino verrebbe da dire, senza però voler fare un torto allo statista democristiano”, aggiunge.