Il pensiero “essenziale”, dell’artista romagnolo Stefano Amedeo Moriani

333

opera n° 1 di Stefano Amedeo MorianiFORLÍ – È affascinante entrare in contatto con l’arte di Stefano Amedeo Moriani, classe 1986, diplomatosi presso il Liceo Artistico di Forlì per poi frequentare l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e di Venezia con indirizzo Pittura, e diventando membro fondatore e consigliere presso [dif-fù-sa contemporanea] associazione culturale volta alla divulgazione e diffusione dell’arte contemporanea.

Durante il suo percorso creativo ha partecipato a varie mostre collettive e personali riscuotendo un ottimo successo e conseguendo vari premi. Attualmente vive e lavora a Forlì presso Wundergrafik, e in questi giorni ho potuto contattarlo e farle qualche domanda:

Stefano, quando hai capito che l’arte avrebbe fatto parte essenziale della tua vita?

“L’Amore per l’Arte penso sia qualcosa che mi è stato tramandato dalla mia famiglia (i miei genitori sono stati galleristi, commercianti d’arte e corniciai durante la loro vita), durante l’infanzia le vacanze estive le passavo in camper con loro in giro per l’Europa in cerca di opere per la loro bottega e collezione privata e questo penso che inconsciamente mi abbia fortemente influenzato. É qualcosa che fa parte della memoria e in qualche modo mi ha portato a percorrere questo percorso artistico e di vita ed influisce anche nelle cose più banali, nella vita di tutti i giorni, mi accompagna in ogni scelta, nei rapporti sociali e nelle idee”.

Il tuo percorso creativo è interessante e accattivante, potresti spiegarci la tua “visione”, in merito?

“Le mie opere sono un tentativo di ridurre al minimo il gesto e la manualità, lasciando spazio ai materiali e supporti utilizzati. I miei lavori vanno intesi come oggetti e niente altro, non c’è narrazione o messaggio, è una ricerca più estetica e meno concettuale, non richiedono una approfondita conoscenza artistica o meglio, cerco di creare oggetti semplici e minimali per l’osservatore che deve entrare in empatia con l’opera, con le sue forme e colori alla sua collocazione come oggetto nello spazio. Cerco la semplicità attraverso la natura stessa dei materiali utilizzati, questa ricerca mi ha portato ad eliminare la casualità e ad una progettazione più rigida, meno personale ed emotiva innescando una ripetitività compositiva, spingendomi a lavorare per serie di forme e accostamenti cromatici”.

opera n° 2 di Stefano Amedeo MorianiQuanto è importante lo studio artistico e le esperienze derivanti dagli incontri culturali, che hai avuto anche attraverso le mostre che hai fatto?

“La conoscenza della storia dell’arte è importante per capire cosa si sta facendo, per cercare di approfondire e portare a nuovi livelli quello che è stato fatto e sicuramente lo scambio con il pubblico ed esperti del settore è utile per entrare nel panorama contemporaneo, capirlo e poterlo offrire a tutti gli amanti delle arti. Questo grazie anche a Wundergrafik, uno spazio d’arte dove il mio lavoro ha finalmente un posto nel territorio forlivese e l’arte è protagonista. É un luogo di lavoro, scambio, studio e commercio, dove si creano sinergie grazie al lavoro sul territorio coi colleghi artisti, curatori e collezionisti.

Durante il primo anno di attività Wundergrafik ha scelto di ospitare come sede e base per attività artistiche l’associazione [dif-fù-sa contemporanea] un’associazione culturale volta alla divulgazione e diffusione dell’arte contemporanea del quale sono consigliere. Wundergrafik diventa così un luogo di incontro tra artisti locali e artisti fuori sede, un punto di riferimento per lo sviluppo di una rete sociale tra pubblico e artisti, curatori e amanti dell’arte contemporanea”.

Hai dei modelli a cui ti sei ispirato, e quali sono i tuoi prossimi progetti?

“Il mio percorso artistico è stato sempre influenzato dalla pittura americana degli anni sessanta e dalle avanguardie europee dei primi anni del ‘900, sono sempre stati per quanto diverse tra loro, qualcosa che si identificava con l’estetica che sentivo affine alla mia persona, l’interesse verso la creazione di oggetti d’arte mi fa sentire meglio in questa epoca dove siamo bombardati da immagini e dal gusto discutibile. L’Arte è per me un rifugio e un bisogno esistenziale ed il mio impegno è quello di continuare a conoscerla, studiarla e proporla al pubblico con ogni mezzo a mia disposizione.

Sto lavorando con i miei colleghi di [dif-fù-sa contemporanea] a 1502-Premio Giovani Artisti-Biennale Romagna-2017”, concorso d’arte biennale alla sua prima edizione, un concorso con cadenza biennale (a cui possono partecipare tutti gli artisti nati e/o domiciliati in Romagna, tra i 18 e i 34 anni) e da una mostra dei primi tre classificati al San Sebastiano, Forlì. http://www.giovaniaforli.comune.forli.fc.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?id=232 qui troverete tutte le informazioni in merito. In autunno riprenderà la programmazione di eventi a Wundergrafik, proponendo nuovi artisti contemporanei e spero di avere nuove occasioni per esporre le mie nuove opere in Italia e all’ estero, seguitemi per rimanere aggiornati! www.wundergrafik.com https://it-it.facebook.com/wundergrafik/”.