ROMA – “Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Germania e ora anche l’Italia. Questa è la lista di alcuni dei Paesi che si sono opposti allo stop della vendita di motori diesel e benzina dal 2035. Il Governo ha definito questo rinvio “Una vittoria italiana”. Ma ne siamo proprio sicuri? Ci si nasconde dietro la “salvaguardia dei posti di lavoro”, senza comprendere che l’inquinamento va affrontato oggi. E che più si va avanti più il tema occupazionale sarà urgente da affrontare, inevitabilmente”. Lo scrive sui social il vice presidente della Camera dei Deputati Sergio Costa, parlamentare del Movimento 5 Stelle ed ex ministro dell’ambiente.
“È necessario – aggiunge – che l’Italia affianchi le aziende nel cambiamento necessario per una giusta transizione ecologica, senza lasciare nessuno indietro. Come? È il momento per fare sistema, tutti insieme: la filiera dell’automotive già sta investendo per la transizione verso l’elettrico da anni. Che l’Italia si batta in Europa per un “Transition Found” che aiuti le aziende a riconvertirsi, le amministrazioni comunali a diffondere le colonnine elettriche di ricarica e i cittadini ad acquistare elettrico a prezzi vantaggiosi. È questa la battaglia che il Governo deve intestarsi e sicuramente troverà tutta l’opposizione pronta a fare squadra. La Transizione Energetica sta a cuore a tutti”.