Viaggio sperimentale, lunatico e sognante tra pop elettronico, riff lussureggianti e dark pop: alla scoperta del terzo album
Musicista sperimentale, Roger Sellers, ovvero Bayonne, annuncia ‘Temporary Time’, il terzo album di studio in arrivo il 26 maggio su etichetta Nettwerk Music Group. Dopo aver pubblicato i primi due dischi in solitudine, in ‘Temporary Time’ l’artista cambia approccio e si affida alla co-produzione di Jon Joseph e Danny Reisch.
Il disco esplora il viaggio emotivo che Bayonne si è trovato ad affrontare con la sua famiglia all’inizio del 2019, in seguito alla diagnosi di cancro al padre. Non tutti i brani parlano di questo, ma, come afferma lo stesso Sellers,, durante gran parte del processo di registrazione era in uno stato piuttosto profondo di depressione, pronunciato in gran parte del lirismo. Dopo essersi concentrato maggiormente sulla propria salute mentale, le cose sono diventate leggermente più facili e scrivere canzoni è stato di grande aiuto, contribuendo addirittura a migliorare il processo di scrittura. “Ho iniziato a pensare in modo diverso alla collaborazione e al coinvolgimento di più persone, permettendomi di concentrarmi maggiormente sulle canzoni e sui loro significati”.
Sin dal suo debutto nel 2016 con ‘Primitives’, Bayonne ha incanalato la sua vasta immaginazione in una forma elegante ma selvaggiamente sperimentale di pop elettronico, meditativo ed affascinante. Profondamente influenzato da una deliberata trasformazione del suo processo musicale, ‘Temporary Time’ rappresenta il suo lavoro più espansivo ad oggi, un album di introspezione dolorosamente cruda ma dalla bellezza ultraterrena.
“Ho scritto questi brani durante un lungo periodo di sviluppo personale, mentalmente, emotivamente e creativamente, e in un certo senso sono come un diario di ciò che stavo attraversando” afferma Sellers. Sebbene abbia iniziato a lavorare su ‘Temporary Time’ in un idilliaco periodo di isolamento durante un viaggio in solitaria nel Texas occidentale, Bayonne si è presto immerso in una stretta collaborazione con Danny Reisch (HAIM, Local Natives), Jon Joseph (Borns, Gothic Tropic) ed il batterista di lunga data Matt Toman. Oltre ad aggiungere una nuova profondità al suono distintivo di Bayonne – una collisione perfettamente stratificata e ricca di loop e lussureggianti toni di chitarra, frenetiche linee di synth e percussioni organiche – questo cambio di approccio ha apportato una significativa crescita personale.
Mixato da Sellers e Reisch, ‘Temporary Time’ si apre sullo splendore lunatico e sognante di ‘Must Be True’, per virare sul propulsivo dark-pop di ‘Right Thing’, uno dei brani con campioni audio tratti dai filmini di famiglia. ‘Is It Time’ scivola in un ipnotico arrangiamento della voce, tra trame tentacolari e la batteria potente e penetrante di Toman, mentre ‘Perfect’ è un radioso pezzo alt-pop. Il resto di ‘Temporary Time’ spazia tra dettagli sonori rigorosamente strani, marchio di fabbrica di Bayonne.
Originario di Houston, Bayonne inizia a suonare il pianoforte e la batteria da bambino, componendo i primi brani al liceo. A vent’anni scopre il minimalismo di Steve Reich e Terry Reilly e, dopo aver realizzato qualche progetto avant-folk con il proprio nome, adotta il soprannome di Bayonne e nel 2014 pubblica ‘Primitives’, l’affascinante disco di debutto acclamato da MOJO e NPR e seguito dal successivo ‘Drastic Measures’ nel 2019.
Mentre Sellers ha realizzato i primi due album per lo più in solitudine, l’esperienza altamente collaborativa della creazione di ‘Temporary Time’ ha finito per produrre un effetto inaspettato ma gradito, un ritorno alla libertà sfrenata della prima produzione.
“Sono sempre stato un po’ ansioso di consegnare la mia musica ad altre persone, ma in Temporary Time è stato fantastico coinvolgere altre menti, mi ha aperto completamente” afferma Bayonne. “Ci sono stati momenti in cui è stato difficile scrivere di quello che stavo passando, ma l’intero processo mi ha fatto innamorare di nuovo della musica. Ci ho messo tutto quello che provavo”.