ROMA – “Noi non siamo favorevoli a una visione ideologica della lotta al cambiamento climatico, abbiamo votato a favore ma noi intendiamo andare avanti lungo un percorso che tuteli l’industria, l’agricoltura, sia pure con un forte impegno alla lotta contro cambiamento climatico, ma con una visione pragmatica e non ideologica”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine dell’assemblea di Confagricoltura a Roma commentando la Nature restoration law approvata a Bruxelles.
“Quando si decide di fare una politica ambientale ideologica e non si tiene conto anche del risvolto sociale, faccio un esempio: nel 2035 non si possono più produrre motori non elettrici, in Italia si perdono 70mila posti di lavoro. Chi va a raccontare a queste famiglie che perdono il lavoro a cause di obiettivi irraggiungibili scritti da chi sta in un ufficio a Bruxelles e non sa qual è la realtà? Questa è una visione ideologica e non pragmatica”.
E infine: “Noi abbiamo una visione chiara: sì alla lotta al cambiamento climatico, noi non vogliamo un mare di plastica, ma dal dire questo a bloccare tutta la produzione, pensiamo al packaging, significa perdere migliaia di posti di lavoro, è una posizione oltranzista, la transizione va realizzata attraverso obiettivi raggiungibili”, ha concluso Tajani.