Mauro Ermanno Giovanardi rilegge “Baby Dull” degli Üstmamò con il featuring di Rachele Bastreghi

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Mauro Ermanno Giovanardi (foto di Silva Rotelli)

MILANO – Esce oggi, venerdì 15 settembre “Baby Dull”, la canzone dei Üstmamò che, nella nuova versione di Mauro Ermanno Giovanardi, vede la partecipazione di Rachele Bastreghi.

Dopo “Aspettando il sole” di Neffa, questo singolo anticipa la pubblicazione del nuovo album di Mauro Ermanno Giovanardi, “La Mia Generazione”,  in uscita il 22 settembre (in cd, vinile e negli store digitali) e anticipato da una serie di teaser sui suoi social che vedono la partecipazione di alcuni degli artisti coinvolti nell’album come i Casino Royal e Manuel Agnelli.

Cosi Giovanardi racconta l’idea di coinvolgere Rachele nel suo progetto: “Era da tempo che volevamo farlo. Dall’uscita di “Amen” dei Baustelle e “Io Non Credevo Che Questa Sera”, l’ultimo disco dei La Crus. Tutti e due usciti il primo febbraio 2008, tutte due per Warner, e che per motivi promozionali, non si poté realizzare.

Avevo chiesto a Rachele di cantare con me “Mentimi” il singolo di quel l’album, ed è da allora che ci pensiamo. Di fare un pezzo insieme.  Mi piace un sacco la sua attitudine, il suo spirito R’n’R. Abbiamo perso il treno all’ultimo momento anche col mio lavoro precedente, “Il Mio Stile”, e a sto giro non potevamo non cogliere l’occasione. Che Concettualmente,  mi serviva anche per chiudere un altro cerchio. Se Samuel, Manuel, Mimì e Cristiano, li ho cercati e voluti come rappresentanti e protagonisti diretti di quella scena musicale, i Baustelle, di quella stagione, ne sono i veri figli legittimi. Quale opportunità migliore allora?

Anche il brano ci sembrava perfetto da vandalizzare. Prenderlo e spostarlo completamente di immaginario mantenendone lo spirito iniziale. L’intuizione durante la pre produzione di farne una versione più Glam ha fatto il resto.

E mentre scrivo, rifletto, e penso al percorso che a volte fa una canzone. Gli Üstmamò arrivavano da due dischi Folk Punk, e Roberto Vernetti, chiamato per produrre il terzo, li prese e ribaltò il loro suono, come un calzino. Dopo aver lavorato con Ben Young al disco dei Casinò tirò fuori il capolavoro Trip Hop che è Üst.

E mi chiedo: visto che Vernetti, per arrivare ad un’idea musicale così precisa, avrà vandalizzato a sua volta i provini che gli diede la band per iniziare a lavorare, chissà come sarà stato questo brano in origine.

Sia Mara che Luca che Simone (i membri originari degli Üstmamò) sono tra i pochi che per un motivo od un altro non sono riuscito a sentire o contattare. Chissà che ne pensano di questa versione”.