Nelle sale italiane dall’11 gennaio grazie a Cineclub Internazionale il film “Deserto particular” di Aly Muritiba. Storia di un amore, tra il virtuale e il reale, che si dipana attraverso un intenso road movie dal sud al nord del Brasile, il film è stato presentato alla 78. Mostra del Cinema di Venezia all’interno delle Giornate degli Autori, dove ha vinto il Premio del Pubblico BNL Gruppo BNP Paribas.
Al centro della vicenda Daniel, un poliziotto sospeso dal servizio per un’aggressione violenta, e il suo amore per Sara, una giovane donna di Bahia conosciuta in chat che non ha mai incontrato. Dopo un lungo silenzio da parte di lei, Daniel decide di partire verso nord per poterla finalmente conoscere. Durante questo viaggio dall’altra parte del Paese, l’uomo rimetterà in discussione tutte le sue certezze, fino a riconciliarsi con se stesso e con i propri sentimenti.
«Deserto Particular è un film di incontri – ha dichiarato il regista Aly Muritiba – Dal 2016, con il colpo di stato che ha rimosso il presidente democraticamente eletto in Brasile, la mia generazione, che si è formata dopo la dittatura, sta vivendo il momento più drammatico della sua esistenza. All’indomani del colpo di stato, il paese è sprofondato in una spirale di odio che è culminata con l’ascesa di un fascista alla presidenza. Con l’elezione di Jair Bolsonaro, tutte le minoranze, le donne, gli indigeni, la comunità LGBTQI+, i neri, sono perseguitate in modo sistematico e il paese è diviso tra il sud conservatore e il nord / nord-est progressista. Molte volte si è giunti sull’orlo dello scontro armato. Proprio quest’odio si è rivelato fondamentale per decidere quale sarebbe stato il mio prossimo film. Ho capito che avrei fatto un film su un incontro. In un’epoca di violenze ho voluto fare un film d’amore».
Nato in una piccola città del nord-est del Brasile, Aly Muritiba ha lavorato come agente di polizia penitenziaria mentre finiva gli studi. Da questa esperienza ha tratto spunto per realizzare due cortometraggi e un documentario: “A fábrica” candidato agli Oscar®; “Pátio”, selezionato alla Semaine de la Critique di Cannes, e “A gente”, documentario che ha per protagonista proprio Muritiba e il suo lavoro nel sistema carcerario. Nel 2015 ha presentato “Tarantula” alla Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti. Nello stesso anno ha diretto la sua opera prima “Para minha amada morta” (Global Filmmaking Award/Sundance Institute 2013) proiettato, tra gli altri, al Festival di San Sebastian. Nel 2018 è stata la volta di “Ferrugem”, mostrato in anteprima al Sundance. Molto intensa anche la carriera televisiva, con serie realizzate per conto di HBO, Globo, Netflix e GloboPlay.
SINOSSI
Daniel, un agente di polizia quarantenne, è stato sospeso. Quando Sara, la persona con la quale ha una relazione virtuale sul web, smette di rispondere ai suoi messaggi, si dirige verso nord, nella città di Bahia, la città di Sara, intraprendendo un viaggio alla ricerca della donna. Mostra la foto di Sara, ma nessuno sembra riconoscerla. Finché non spunta un tizio che afferma di conoscerla.