A Città del Messico torna legalmente la corrida. La Suprema Corte Messicana ne ha infatti revocato la sospensione, concessa nel giugno 2022 con una sentenza storica che aveva accolto le richieste fatte dall’associazione civile Justicia Justa per abolire questa pratica molto discussa ma ancora popolare in alcuni paesi dell’America Latina, oltre che in Spagna e in alcune zone della Francia meridionale.
La tradizione della corrida è fortemente radicata a Città del Messico, ma ha registrato negli ultimi anni un’opposizione sempre più consistente da parte dell’opinione pubblica. Una forma di intrattenimento che prevede la sistematica lesione del toro, una lotta in cui vi è rischio per l’essere umano e morte certa per l’animale, pone quest’ultimo nella condizione di strumentalità: la morte dell’animale e la sua lotta per evitarla sono funzionali alla riuscita dello spettacolo, denunciano le associazioni animaliste.
“Siamo lieti di informarvi ed esprimere la nostra gioia per la decisione presa oggi dalla Suprema Corte della Nazione che, con voto unanime, ha deciso di revocare la sospensione sulla possibilità di organizzare spettacoli di corrida a Plaza Mexico, la più grande arena del mondo”, hanno dichiarato gli organizzatori dell’evento in un comunicato.
Ma le associazioni anti-corrida non si arrendono e annunciano manifestazioni e nuove proposte di legge per abolire una volta per tutte questa forma di intrattenimento: basata sulla visione di un evento sanguinoso, in cui l’animale viene prima ferito, poi torturato e infine ucciso, la corrida è denunciata come una pratica moralmente inaccettabile e fortemente diseducativa.