Under Jove’s Protection, mostra di Kuril Chto a Venezia

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kuril chto mostraVENEZIA – Dal 17 aprile al 17 maggio, in concomitanza con la 60ma Biennale d’Arte di Venezia, allo spazio Kunst Depot ‘Parrucche ai Biri’ nel sestiere di Cannaregio, sarà visibile al pubblico la personale dell’artista Kuril Chto dal titolo Under Jove’s protection, a cura di Valentin Diakonov. L’esposizione, promossa dalla Bahnhof Gallery, vedrà protagonista l’installazione con a tema la sedia Monobloc, un oggetto di design che da tempo è oggetto di ricerca da parte dell’artista. Kuril Chto, artista di origini russe che attualmente vive e lavora tra Lisbona e New York, indaga le caratteristiche di questo oggetto di uso comune ed estremamente diffuso su tutto il pianeta, quasi fosse un personaggio di fama universale attraverso cui conoscere il mondo e riflettere su ciò che sta accadendo. Il curatore Valentin Diakonov a proposito del progetto della sedia Monobloc:

“L’artista è affascinato dall’ubiquità della sedia, dalla sua onnipresenza sulla superficie del pianeta e dalle implicazioni di ospitalità che questo semplice pezzo di arredamento offre. Come sottolinea lo studioso dei media e inventore degli annunci pop-up Ethan Zuckerman nel suo blog, “La Monobloc non offre indizi linguistici, nessun segno evidente che sia stata localizzata. Ovunque tu sia, è a casa sua”.

Per Kuril Chto, la sedia è “un personaggio” che “si apre a me e attraverso di essa studio e imparo sul mondo, riflettendo su ciò che sta accadendo”.

Volendo aderire al tema della Biennale 2024 che riflette sul concetto di straniero e di spostamento, Kuril erige la sedia Monobloc, tipologia di sedia estremamente diffusa, molto leggera ed impermeabile realizzata in polipropilene, a simbolo dell’essere sempre “a casa”, in quanto oggetto frequentemente presente praticamente ovunque, nelle abitazioni, ai locali pubblici, dai luoghi ricreativi alle strutture balneari. L’installazione della sedia Monobloc vuole essere per Kuril una riflessione su quelle figure che solitamente, nella narrazione generale del nomade e dello straniero, sono spesso assenti, attribuendo alla sedia quei valori come l’accoglienza, l’ospitalità e la generosità gratuita che l’artista stesso ha incontrato durante i suoi viaggi.

Con un riferimento alla letteratura antica, l’artista russo fa una corrispondenza con la figura di Nausicaa presente nell’Odissea di Omero, personaggio che offre cibo e riparo ad Ulisse.

In mostra saranno esposte alle pareti le rappresentazioni pittoriche delle sedie, dove spiccherà il colore blu di Yves Klein, insieme alla collocazione di sculture in bronzo raffiguranti sempre le sedie Monobloc. Lo spazio sarà interamente occupato da file di tavoli da spiaggia ed ombrelloni a disposizione dei visitatori per prendersi una pausa dai ritmi vivaci della città.

L’effetto sarà quasi alienante, con l’assenza totale della figura umana e al contrario, l’onnipresenza della sedia Monobloc dalle pareti all’installazione, come in una grande mostra organizzata e costituita dalle sedie di plastica.

Kuril Chto introietta in questo ambiente le sensazioni di “nostalgia, solitudine, una sorta di Saudade”.

Il curatore Diakonov, intravede inoltre le sensazioni di affidabilità e sicurezza che in questa installazione la sedia Monobloc evoca, citando la famosa linea di Blamnche DuBois in A Streetcar Named Desire: “Chiunque tu sia, sono sempre dipeso dalla gentilezza degli estranei”.

Kuril Chto esplora temi e argomenti difficili, spesso controversi e dolorosi, che sottendono la società contemporanea e trae spunto di riflessione dal mondo dei social network, dei meme e della comunicazione in generale, ricreando narrazioni che vedono la personificazione di oggetti di uso quotidiano dalle caratteristiche ironiche e ai limiti dell’assurdo. Giocando con la rappresentazione in scala degli oggetti e modificando forma, colore e contesto come nel caso della sedia Monobloc, Chto va alla ricerca delle interconnessioni fra oggetti e la dimensione umana, arrivando ad indagare così anche tematiche sociali, controverse e dolorose della società contemporanea.

Dallo Statement dell’artista si legge: “Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, l’artista cerca nuovi modi per raccontare la catastrofe umanitaria attraverso l’analisi di beni di consumo, narrazioni storiche e altri mezzi. Un interesse recente di Kuril Chto è la superficie degli oggetti tecnologici, come SUV, benne per escavatori e altri esempi. Esplorando il “feticismo” della finitura verniciata e dell’acciaio, Kuril Chto mira a catturare il potere di fascino e controllo rappresentato da macchinari pesanti e mezzi di trasporto personali”.

La Bahnhof Gallery, fondata dalla curatrice newyorkese Ekaterina Soriano, è una galleria itinerante che si propone di rappresentare artisti emergenti, cercando di trovare sempre una collocazione coerente ai progetti curatoriali per valorizzarli. Interessati ai media più diversi ed insoliti, la galleria sostiene l’espressione libera delle idee e l’utilizzo di spazi non convenzionali. Le mostre di Bahnhof sono state recensite in Paris Review, The Office Magazine e Artnet News.

SCHEDA INFORMATIVA

Kuril Chto
UNDER JOVE’S PROTECTION

A cura di Valentin Diakonov
Bahnhof Gallery

17.04 — 17.05.2024
Opening 17 aprile, h. 18 – 22.00

Da Mercoledi a Lunedi dalle 11 alle 19
Chiuso il Martedi

KUNST DEPOT
‘Parrucche ai Biri’
Cannaregio 5415
30121, Venezia

SITO WEB e SOCIAL MEDIA
kurilchto.com
kurilchto.art@gmail.com
@kuril.chto