ROMA – “È necessario riflettere sul futuro del nostro sistema previdenziale, ma se non guardiamo quello che è successo in passato, rischiamo di commettere gli stessi errori”. Lo ha affermato il presidente della Commissione di controllo sull’attività degli Enti Gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, Alberto Bagnai, in occasione dell’audizione dei rappresentanti del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INPS, in merito all’indagine conoscitiva sull’equilibrio e i risultati delle gestioni del settore previdenziale allargato, con particolare riguardo alla transizione demografica, all’evoluzione del mondo delle professioni, e alle tendenze del welfare integrativo.
“E’ chiaro che tutto quanto è stato fatto per assicurare sostenibilità nel sistema previdenziale, in realtà lo ha compromesso”, ha spiegato Alberto Bagnai, “Ad esempio, abbiamo bloccato il turn over per ridurre la spesa pubblica in stipendi, ma i minori introiti contributivi che ne sono conseguiti stanno compromettendo seriamente la gestione previdenziale nel settore pubblico. Inoltre, abbiamo promosso la flessibilità del mercato del lavoro in un contesto in cui si passava al sistema contributivo, e i lavoratori ora pagano con prestazioni pensionistiche inadeguate le conseguenze della frammentazione dei loro percorsi contributivi”.
“Per quanto riguarda l’espansione della spesa assistenziale rispetto a quella previdenziale”, ha concluso Bagnai, “anche questa probabilmente costituisce una conseguenza delle politiche di austerità, che hanno portato le persone in povertà assoluta da 1 a 4 milioni”.