“Nella cabina del proiezionista”, Antonia Tosini presenta la nuova edizione del libro

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Il saggio di Antonia Tosini viene ripresentato con una nuova edizione e con un nuovo titolo: “La cabina del proiezionista e la magia delle vecchie Sale”

nella cabina del proiezionista copertinaÈ uscita la nuova edizione del tuo libro, con una copertina di grande impatto.

Hai ragione la copertina è molto bella e fortemente evocativa ed è stata curata dalla bravissima Claus Tamburini . Il libro è stato rieditato in una nuova veste dalla PAV-Edizioni di Roma, con cui ho un felice connubio che parte dal 2020. Ed è mirato a rilanciarlo per coinvolgere un pubblico più ampio. Per questo motivo è stato ampliato e arricchito da nuove foto e da nuove prestigiose testimonianze, come quella del noto scrittore pescarese Gerardo Di Cola, storico sostenitore dei vecchi cinema.

Ci sono gli appassionati e nostalgici ricordi della dottoressa Delia Montebello e delle sorelle Aida e Carla Costantini, che gestivano le vecchie sale di Pescara. In questo saggio, mi avvalgo anche delle competenze di due noti professionisti del settore Cinema di Roma: Roberto Girometti e Luciano Muratori, che hanno raccontato in base ai loro ricordi il mestiere del proiezionista. Inoltre colgo l’occasione per ringraziare mio cugino Fabrizio Tosini, per le informazioni riguardanti le demolizioni delle sale di Avezzano e di alcune sue foto.

Attraverso il tuo libro, hai ricordato anche il periodo del dopoguerra in Italia.

Il volume offre ai lettori uno spunto di riflessione su temi di rilevanza culturale, storico e sociale. Ho voluto ricostruire un pezzetto di storia che appartiene a tutti. L’Italia usciva dalla guerra e si avviava alla ricostruzione, alla rinascita, con grande sofferenza degli italiani, che vivevano in situazioni di grande povertà affrontando enormi disagi e conflitti sociali. Un viaggio straordinario pieno di poesia, dignità e coraggio degli italiani del dopoguerra. Uno sguardo al passato, per ricordare i proiezionisti e le vecchie sale cinematografiche, su ciò che nel tempo hanno rappresentato per il territorio e per il pubblico, non solo come momento d’intrattenimento, ma anche di aggregazione sociale.  Il Cinema che era la fabbrica dei sogni di quella generazione di sognatori, che in parte si faceva forza con le illusioni, identificandosi con i personaggi e le storie che attraversavano lo schermo. Questo era un sogno comune di tanti giovani italiani, non solo abruzzesi.

Mi hai raccontato che da piccola sei stata molto suggestionata dai film.

Grazie al lavoro di mio padre (proiezionista), ho potuto vedere tanti film. Ho vissuto un’infanzia con la magia del cinema, e con la fantasia ho vissuto innumerevoli e incredibili avventure convinta di vivere in un film a mia volta, fino al punto che le pellicole hanno iniziato a far parte di me. Ero troppo piccola per chiedermi dove iniziava la realtà e dove finiva la fantasia. Infatti non sapevo relazionarmi come solitamente fanno i bambini, ma lo facevo attraverso le storie e gli attori dei film che vedevo, procurando non pochi imbarazzi ai miei genitori, ma per me quell’incantesimo era la normalità. E non ti nascondo, di quanto sia stato difficile per me, il recupero della vera normalità.

A quale la fascia di pubblico è indirizzato il tuo libro?

Diciamo che è per tutti. Per gli operatori del settore e per gli appassionati di cinema. Sicuramente è un libro che potrebbe stimolare anche la curiosità dei giovani a voler scoprire attraverso le ali fantastiche della nostra memoria, la poesia del proiezionista, la magia delle sale cinematografiche e dei meravigliosi film dal sapore di antico.

Dopo questa riedizione, cos’altro bolle in pentola?

Io non mi fermo mai, finito un progetto ne inizio subito un altro. Tuttavia, spesso scrivo anche più progetti contemporaneamente. Infatti sto lavorando a un thriller psicologico ambientato a Pescara e spero di finirlo prima di dicembre. Inoltre sto svolgendo una ricerca scientifica sull’AI, per un romanzo di fantascienza. E nel cantiere dei miei progetti ho messo anche un saggio, dedicato ai più grandi registi e attori del cinema mondiale.

Quindi sei sempre in continuo fermento.

Ci puoi scommettere.

La PAV-Edizioni ti ha nominato Direttore scientifico della collana e del progetto Cinema.

È vero. La finalità della nuova collana è sostenere la cultura del cinema, come le monografie dedicate a uno specifico personaggio del mondo del cinema (Registi, Sceneggiatori, Attori) o analizzare i successi di un singolo autore o personaggio. In breve, tutto ciò che riguarda l’attività del cinema, passato, presente e futuro. Per questo mio nuovo incarico di direttore, rivolgo un invito agli scrittori del settore e agli appassionati di cinema a presentare i loro lavori alla PAVEdizioni.

Quanto ha inciso la professione di tuo padre sulla tua crescita?

Tantissimo. Crescendo ho smesso di sognare e ho trasformato il mio sogno in realtà, diventando regista, sceneggiatrice e autrice di libri. Non ho raggiunto il grande successo, e nel libro spiego anche il perché. Ma la cosa più importante per me è aver raggiunto l’obiettivo.

Cos’è per te il successo?

Per me c’è un solo tipo di successo, quello di fare della propria vita ciò che si desidera.

Dove si può trovare il tuo nuovo libro?

https://pavedizioni.it/prodotto/nella-cabina-del-proiezionista-la-magia-delle-vecchiesale?fbclid=IwY2xjawGDEohleHRuA2FlbQIxMQABHZ2qKjxP__RzpYkw7YigQyhUlYETDWnEVL7bQrbzpxsxw61s8bbmuVtQDg_aem_0U8lqfBVJ_H3K62wcLAH7Q

Per chi ha voglia di conoscermi, anche riguardo a quest’ultima uscita, ci sono questi siti che mi rappresentano in tutte le mie attività.

  • https://www.facebook.com/antonia.tosini1
  • https://antonia-tosiniautrice.webnode.it/
  • https://antonia-tosini-sceneggiatrice.webnode.it/