CATANZARO – “Abbiamo appreso con rammarico la decisione di Baker Hughes-Nuovo Pignone di rinunciare al programma di investimenti relativo al nuovo insediamento industriale nel porto di Corigliano-Rossano”. È quanto scrive il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in una lettera inviata al sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi. “Si tratta di un progetto – aggiunge il ministro Urso – fortemente strategico per il territorio, sia per la rilevanza che riveste la logistica portuale, sia per l’importanza della riqualificazione di un porto che, ad oggi, nonostante le potenzialità, appare sottoutilizzato. Per l’iniziativa era stato attivato il supporto di questo Ministero mediante un contratto di sviluppo avente ad oggetto un programma di investimenti finalizzati alla realizzazione di un nuovo sito produttivo nel porto di Corigliano-Rossano e all’ampliamento del sito produttivo già esistente a Vibo Valentia”.
Considerata la strategicità del progetto, aggiunge Urso, “si ribadisce dunque il rammarico per la determinazione dell’impresa di rinunciare al contratto di sviluppo in conseguenza dei forti rallentamenti causati dal ricorso presentato dall’Amministrazione comunale, relativo a meri aspetti procedurali dell’iter autorizzativo, che procrastina inevitabilmente i tempi di conclusione della procedura anche in relazione alla paventata ipotesi di convocazione di una nuova Conferenza dei servizi, con conseguente stato d’incertezza per l’impresa circa l’esito finale. Da parte dell’azienda ci è stato, infatti, comunicato che il quadro d’incertezza dovuto alla presa di posizione della sua Amministrazione avrebbe pregiudicato un investimento che ben difficilmente può realizzarsi in un contesto d’incertezza giuridica connessa al possibile esito negativo di un giudizio pendente”.
“Auspichiamo – scrive ancora Urso al sindaco Stasi – che l’Amministrazione comunale voglia considerare la possibilità d’intraprendere un’interlocuzione finalizzata al più ampio sostegno al progetto nei termini in cui è stato presentato dall’azienda ed autorizzato dalle competenti Autorità”.