ROMA – “L’anno scorso ci sono stati 3.039 morti sulle strade italiane. E la prima causa di mortalità dei ragazzi in Italia fino ai 24 anni è la strada. E’ un piccolo comune italiano che scompare ogni anno. Quando sono arrivato al Ministero di fronte a questo dato ho detto che si doveva fare qualcosa. Il Codice della Strada è di più di 30 anni fa. Le strade urbane di 30 anni fa non sono quelle di oggi. In un anno abbiamo ascoltato tutti, imprese, sindacati, ciclisti e dopo un anno di lavoro in Parlamento abbiamo lavorato a questo testo che è stato approvato”.
Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, nel corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa e dedicata al tema “Nuovo Codice della strada: la via è giusta?”.
Salvini ha spiegato che il Nuovo Codice della strada sarà in vigore tra una ventina di giorni dalla pubblicazione. “Deve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entro la fine di novembre”, ha spiegato. “E poi in 15 giorni le regole saranno operative. Vuol dire che a Natale, per l’esodo, bisognerà evitare di usare il telefono al volante – che bisogna evitare anche oggi – ma che con le nuove norme si avrà la patente ritirata per 15 giorni”.
Secondo Salvini il nuovo testo “non è severo, ma cerca di ridurre gli incidenti per le quattro e le due ruote. Per i neopatentati divieto per i primi tre anni ci sarà il divieto di guidare macchinoni, Suv e supercar. Ci sarà il ritiro immediato della patente per chi verrà trovato positivo al test antidroga. Sulle multe c’è stato un grande dibattito sul nulla: semplicemente le multe vengono adeguate all’inflazione. Quello che sarà molto più caro, e questo lo rivendico, sarà occupare i posti auto riservati ai disabili. Ci sono regole a tutela delle due ruote. Specifichiamo meglio che la pista ciclabile non è una striscia bianca per terra. La pista ciclabile deve essere ben segnalata e ben protetta. Per i monopattini, che 30 anni fa non c’erano, bisognerà avere casco, targa e assicurazione”.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha poi spiegato che una volta entrato in vigore “il lavoro va avanti al Ministero con le associazioni e le categorie. Non pretendiamo che sia la soluzione per passare da 3 mila a 0 morti, ma conto che ci sarà un po’ più di prudenza e di cautela. Altro fronte su cui stiamo lavorando è l’educazione stradale a scuola”.
Secondo Salvini “come con il codice degli appalti, ci abbiamo messo un anno, ne stiamo correggendo alcuni aspetti. Quello che funziona sulla carta, poi non sempre in cantiere o su strada ha lo stesso effetto. Non è la Bibbia che per i prossimi 30 anni non se ne parla più. Tra qualche mese ci potremo ragionare. Qualcuno dice che è troppo morbido, qualcuno che è troppo severo. Allora vuole dire che è equilibrato. I ciclisti, per i quali stiamo investendo 600 milioni di euro per 1800 chilometri di piste ciclabili in Italia, saranno più tutelati per la distanza minima. Sui monopattini ricordo che la città di Parigi li ha messi fuorilegge”.
Sui limiti di velocità nei centri urbani Salvini ha spiegato che “le zone a 30 all’ora possono continuare a essere fatte dai sindaci, però su porzioni di città. Gli autovelox possono continuare a essere installati. Ovviamente chiediamo ai sindaci, tramite le Prefetture, di giustificare il perché in quella strada viene messo un autovelox. Diciamo che autovelox a ripetizione, su strade larghe a due / tre corsie per fare cassa, non saranno più possibili. Cerchiamo di portare un po’ di equilibrio su strada”.
Tra le misure anche il “ritiro della patente per chi abbandona gli animali”. Salvini ha spiegato di non temere una perdita di consensi con l’entrata in vigore del Nuovo Codice della strada. “Più di 3 mila morti sono qualcosa che non può lasciare indifferente un Ministro che è anche genitore”, ha dichiarato, “Alla prova dei fatti la gente riterrà sensato questo intervento che non vuole portare soldi nelle casse dei comuni”.
In chiusura il Ministro Salvini è tornato sul progetto del Ponte sullo Stretto, che vorrebbe vedere approvato per dicembre. “Ci siamo lavorando”, ha detto. “Secondo le stime della società creerà 120mila posti di lavoro. Spero che sia portata avanti un’opera pubblica che servirà a milioni di persone e creerà in tutta Italia 120 mila posti di lavoro. E’ qualcosa per cui mi impegno al massimo insieme ai treni per i pendolari e all’eliminazione dei passaggi a livello. Ho in ufficio una cartina con i cantieri aperti. Conto per la fine del mio mandato di avere un paese più moderno ed efficiente”.