MILANO – E’ in radio “Campanelle (Jingle Bells)”, il nuovo brano di Vinicio Capossela con la partecipazione delle sorelle Marinetti, seconda canzone estratta dal nuovo album SCIUSTEN FESTE N. 1965.
“Campanelle riprende il più famoso jingle delle Feste, che questa natura ce l’ha già iscritta nel titolo: “Jingle bells!” – spiega Capossela – il brano da noi inciso, trasferito all’italiano alla maniera di Lou Monte rivela insospettati doppi sensi in quel “tintinnio d’amor” tra i bianchi manti delle lenzuola in cui si scivola ondulando con swing; la slitta a un cavallo solo del titolo originale viene qui trainata da quattro ciucci, e nel caldo dell’alcova si scoppia dal bisogno di bere. Le campanelle del titolo rimano con bell’ bell’, meridionalismo che ci dice di un movimento che dà gioia. L’arrangiamento è swing con un cameo vocale delle meravigliose sorelle Marinetti. Buon dondolamento verso le feste, nel tintinnare delle campanelle. Happy Xmas. War is over. (Almeno auguriamocelo)”.
“Campanelle” (“Jingle Bells”) è accompagnato da un videoclip, girato da Gianfranco Firriolo, che testimonia un rito che si svolge e continua a svolgersi dal vivo da 25 anni, il Natale al Fuori Orario. È una riflessione sul tintinnio della festa, sullo stare insieme con la musica, a spasso nel e fuori dal tempo. I materiali di repertorio provengono da 5 concerti registrati tra il 2007 e il 2023 di cui uno a porte chiuse nel 2020, girati a cura di Firriolo, una take proviene addirittura da un futuro Natale 2047 estratta dal docufilm Natale Fuori Orario, nelle sale dal 25 novembre. Sfidando le leggi della messa a sincronizzazione, il regista ha amalgamato le tracce video delle diverse esecuzioni, sulla traccia audio pubblicata nel disco.
‘Natale Fuori Orario’, diretto dallo stesso Gianfranco Firriolo e scritto da Vinicio Capossela, che è anche tra i protagonisti, è un documentario travestito da film costruito sulle riprese effettuate da Firriolo dal 2007 al 2023. Un anomalo e originalissimo ibrido tra road movie e film-concerto, elogio tra ironia e malinconia del potere aggregante della musica e contemporaneamente riflessione sullo scorrere del tempo.