“Il crollo di Babele”, il libro di padre Paolo Benanti

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Descrive il crollo del sogno di internet e l’avvento di una nuova epoca guidata dall’Intelligenza Artificiale

il crollo di babeleIl racconto biblico della torre di Babele è divenuto un paradigma universale della nostra cultura: un progetto umano che, con la tecnologia, vuole unire gli esseri viventi in un’unica opera, cultura e lingua che, collassando, dà come esito la dispersione dei popoli e l’incapacità di intendersi. Questa immagine sembra ben descrivere le prime due decadi del secolo in cui viviamo. Nel suo ultimo libro “Il crollo di Babele” (Edizioni San Paolo 2024) da oggi in libreria, padre Paolo Benanti, francesco, teologo e docente tra i massimi esperti di bioetica ed etica delle tecnologie, descrive come nel primo decennio la società abbia costruito con Internet e gli smartphone una torre globale, culminata con le Primavere arabe del 2011, dove si è convinta che i mezzi digitali potessero unire e liberare popoli e democrazie. Nella seconda decade, con l’avvento delle grandi platform e con la loro radicale necessità di monetizzare i dati degli utenti, il mondo ha assistito al crollo della torre: inquietudini, fake news, esaltazione dell’io e delle contrapposizioni che sfidano oggi il dibattito democratico e il mantenimento della pace culminate con le rivolte di Capitol Hill nel 2021. Cosa attende l’uomo dopo il crollo di Babele?

IL CROLLO DI BABELE, Edizioni San Paolo 2024, pp. 317, euro 22,00

Paolo Benanti, francescano del Terzo Ordine Regolare – TOR – e teologo, si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie: la gestione dell’innovazione, internet e l’impatto del Digital Age, le biotecnologie, le neuroscienze e le neurotecnologie.

Presso la Pontificia Università Gregoriana ha conseguito nel 2012 il dottorato in Teologia morale e qui lavora come docente. La dissertazione di dottorato, dal titolo The Cyborg. Corpo e corporeità nell’epoca del postumano, ha vinto il Premio Belarmino – Vedovato.

Ha fatto parte della Task Force Intelligenza Artificiale per coadiuvare l’Agenzia per l’Italia digitale, è presidente della commissione per valutare l’impatto dell’intelligenza artificiale sul giornalismo e l’editoria presso il Dipartimento dell’informazione ed editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è membro del High Level Advisory Board sulle intelligenze artificiali delle Nazioni Unite.

Per Edizioni San Paolo ha pubblicato Digital Age, Teoria del cambio d’epoca. Persona, famiglia e società, 2020, e La grande invenzione. Il linguaggio come tecnologia dalle pitture rupestri al GPT-3, 2022.