ROMA – “Il tema mi sembra abbastanza chiaro. Se questo modello funziona la risposta è chiaramente no. Oggi per fortuna ci sono nuovi modi per far partecipare i cittadini che non sono solo tramite i movimenti digitali che abbiamo inventato alla fine degli anni 2000. Oggi con l’intelligenza artificiale si sta creando un nuovo spazio di partecipazione per i cittadini, con un costo organizzativo quasi nullo. Questo è più interessante per il futuro della politica italiana dei prossimi anni”. Lo ha affermato Davide Casaleggio, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, Gianroberto Casaleggio, presidente Casaleggio Associati, presidente e fondatore dell’Associazione Rousseau, e socio fondatore del progetto Camelot – piattaforma per la partecipazione online, nel corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa e dedicata al tema “Polvere di… (5) stelle?”.
Sulle polemiche in corso da Giuseppe Conte e il fondatore del Movimento Beppe Grillo, Casaleggio ha detto che c’è “un dispiacere di fondo. Oggi questa iniziativa è diventata fine a sé stessa. Fine alle poltrone che si possono ottenere in una regione piuttosto che in un’altra. Non vedo una spinta dal basso, tanto è che si vedono i risultati. Uno può anche inventarsi un modello diverso da quello che era il precedente perché pensa che possa funzionare meglio. Ma se a ogni regionale dimezzano i voti, se i consiglieri comunali erano 1000 tre anni fa e oggi sono arrivati a 150, così come anche alle politiche e alle europee sono stati persi voti. Chi gestisce le attività ovviamente poi decide di indirizzarle come preferisce. E’ necessario avere la consapevolezza che questo nuovo modello che è stato adottato non ha funzionato. Se si pensa che questa è la direzione ha senso anche dargli un nuovo nome”.
Secondo Casaleggio “si sta separando l’idea del Movimento della politica e si sta parlando della politica delle poltrone. Il finanziamento pubblico non è strettamente necessario. Se qualcuno ha deciso di adottarlo è una scelta di quella formazione politica, ma non è spinta dalla necessità di avere quei soldi pubblici”. Secondo Casaleggio “penso che ci sia un distacco dalla politica delle poltrone. A forza di parlare di assessorati da dividersi, consiglieri comunali, piuttosto che nomine, questo tipo di politica disillude i cittadini, che a un certo punto non vanno più a votare”.
Secondo Casaleggio “l’Intelligenza Artificiale riscriverà la politica. Penso che ci saranno nuove formazioni politiche e nuovi modi di fare politica dall’esterno del palazzo. Già quest’anno lo stiamo vedendo con la prima metà della popolazione mondiale che sta andando al voto e stiamo vedendo come stanno usando l’IA. Abbiamo visto il Pakistan che aveva uno dei leader dell’opposizione in galera e a gestire la campagna affidando la comunicazione a un avatar. E alla fine della campagna ha vinto. Questo non sarebbe stato possibile un anno fa. Questo tipo di utilizzo sta trasformando sostanzialmente la politica. Dopo Internet che ha permesso la nascita dei movimenti digitali, la tecnologia permetterà la nascita di movimenti bionici / sintetici”.