ROMA – “Sì, questo tempio 120 anni fa ha segnato finalmente dopo secoli anche di discriminazioni l’ingresso a pieno titolo della comunità ebraica, romana italiana nel nuovo stato laico, unitario, con i diritti di cittadinanza, un disegno a momento positivo importante, di riconoscimento e di valorizzazione della storia dell’importanza degli ebrei italiani e romani, un tempio che ha conosciuto e vissuto purtroppo pagine tragiche come la Shoah. Il 16 ottobre, qualche modo testimonia anche della resilienza, della resistenza di questa comunità che ha saputo attraversare anche quei momenti bui e continua a essere pilastro, una colonna dell’identità di Roma come grande città aperta in cui convivono regioni diverse, la comunità ebraica romana dimostra come si può essere al tempo stesso fedeli, attaccati alla propria identità, alle proprie tradizioni, alla propria radice, alla propria storia, al tempo stesso inseriti e i protagonisti della comunità nazionale cittadina”.
Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, alla Sinagoga di Roma, dove ha partecipato alla celebrazione per i 120 anni del Tempio Maggiore.