ROMA – Si è conclusa oggi, nella Sala del Mappamondo di Montecitorio, la due giorni promossa dall’Assemblea Parlamentare dell’Osce e dalla sua Delegazione italiana d’intesa con l’Ufficio delle Nazioni Unite per la Lotta al Terrorismo (UNOCT), che ha riunito esperti, rappresentanti e organizzazioni internazionali per approfondire i temi legati all’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale (IA) per finalità terroristiche e le relative contromisure da adottare per contrastare questo fenomeno.
Nel corso della prima giornata, che si è aperta con il messaggio di saluto del Presidente della Camera Lorenzo Fontana letto dal capo delegazione italiano presso l’Assemblea parlamentare Osce Eugenio Zoffili, i partecipanti si sono concentrati sulle sfide globali e regionali legate all’uso improprio delle tecnologie emergenti e su come la rapida diffusione dell’IA stia trasformando profondamente il panorama della sicurezza globale. “Le nuove scoperte tecnologiche – ha spiegato Zoffili – offrono strumenti avanzati per prevenire crimini e dissuadere gli autori di azioni illegali, ma rappresentano anche un significativo rischio, quando sfruttate da gruppi terroristici e organizzazioni criminali.
Durante i lavori è emersa la necessità di una regolamentazione comune a livello internazionale, di un maggiore supporto alle forze di polizia attraverso una formazione avanzata e dell’adozione di linee guida condivise per garantire un approccio globale alla sicurezza”. La seconda giornata ha approfondito il legame sempre più stretto tra organizzazioni criminali transnazionali e terrorismo, un fenomeno amplificato dall’uso di tecnologie come l’intelligenza artificiale e i deepfake.
“Queste realtà – ha sottolineato Zoffili – condividono spesso metodi di finanziamento comuni, quali il traffico di droga e il riciclaggio di denaro, in una dinamica che favorisce entrambi: i terroristi accedono a risorse economiche, mentre i criminali rafforzano il loro potere destabilizzando le istituzioni e le comunità. L’avanzamento tecnologico complica ulteriormente il contrasto, rendendo più difficili da tracciare le operazioni e le comunicazioni illecite da parte delle forze dell’ordine.
In qualità di Rappresentante speciale dell’OSCE per la lotta alla criminalità organizzata ho espresso la necessità di un approccio multilaterale basato sulla cooperazione tra Paesi e la necessità di seguire il principio espresso dal compianto Giudice Giovanni Falcone: ‘Seguire il denaro’ per colpire alla radice le risorse finanziarie che alimentano crimine e terrorismo.
Sono onorato di aver promosso un dialogo di così alto profilo. Questo convegno ha rappresentato un passo decisivo per consolidare la collaborazione tra i nostri Paesi e rafforzare un approccio multilaterale nel contrasto alle minacce transnazionali. L’Osce continua a essere un pilastro fondamentale per la sicurezza internazionale, promuovendo cooperazione e strategie condivise contro il terrorismo e la criminalità organizzata.
I risultati di questi confronti offriranno una base solida per l’elaborazione di politiche concrete e congiunte, con l’obiettivo di garantire un futuro più sicuro a livello globale. Sono certo che le conclusioni raggiunte durante questo evento contribuiranno a definire nuove strategie efficaci per affrontare le sfide della sicurezza internazionale”.