“Io non amo la fine”, il nuovo singolo di Beabaleari con il featuring di Angela Baraldi

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foto di Francesca Lucidi

MILANO – È in radio “Io non amo la fine”, il nuovo singolo di Beabaleari con il featuring di Angela Baraldi, disponibile in digitale (Maqueta Records / Artist First). “Io non amo la fine” è il nuovo singolo di Beabaleari, un brano intenso e riflessivo che esplora il rapporto conflittuale con la transitorietà delle cose e la tensione esistenziale verso ciò che non ha confini. Con un testo profondo e un sound che fonde delicatezza melodica e pulsazioni ritmiche, “Io non amo la fine” invita a riflettere sulla natura ciclica e inevitabile di conclusioni e nuovi inizi. In un viaggio emotivo che si muove tra dubbi, domande e pensieri, il duo disegna un panorama musicale e narrativo capace di toccare corde universali.

«A questo brano siamo particolarmente legate perché nasce da una sensazione che ci accompagna da sempre: il rifiuto della fine, in tutte le sue forme. Abbiamo voluto raccontare quel vuoto che proviamo – raccontano le autrici – di fronte al confine di qualcosa, che sia una relazione, un progetto, un paese o anche solo un pensiero che si esaurisce. Scrivere questa canzone è stato un modo catartico per liberarci da questa idea latente e affermare che, in fondo, la fine non esiste davvero fino al suo compimento. Non è tanto la fine in sé stessa ma la sua immaginazione che ci tormenta. O forse è solo un punto di vista o un traguardo che possiamo anche decidere di superare».

“Io non amo la fine” è un inno alla consapevolezza del presente e alla resistenza contro la paura della perdita. Con un ritornello che si imprime nella mente e una struttura musicale ricca di contrasti, il brano si candida a diventare un manifesto per chi cerca di vivere senza confini. Le immagini evocative del testo, dalla distinzione tra stelle e pianeti al confronto tra topi e criceti, riflettono il bisogno umano di catalogare e definire, per dare ordine al caos. Tuttavia, la canzone invita a scardinare queste logiche e ad accogliere l’indefinito, immergendosi in un flusso continuo di esperienze e imperfezioni. Il video è stato diretto da Fernando Alba da un’idea di Angela Baraldi.