Berlusconi, campagna elettorale sospesa: “Sto bene, da lunedì riprendo”

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MILANO – “Sto bene, ho passato delle giornate impegnative e dolorose per le liste, il dolore dipende dalle esclusioni che abbiamo dovuto fare, ma sto bene e da lunedì riprendo la campagna elettorale”. Lo ha detto Silvio Berlusconi a Radio Radio. Già ieri al telefono con l’Ansa aveva smentito le voci sul suo stato di salute.

Secondo voci, non confermate, il presidente di Forza Italia aveva sospeso la campagna elettorale per un affaticamento. “Sto benissimo”, aveva detto rassicurando sul suo buono stato di salute.

Il forfait alla trasmissione ‘Porta a Porta’ e la sparizione dalla scena pubblica ormai da giorni avevano alimentato dubbi e preoccupazioni anche tra i parlamentari azzurri soprattutto dopo la partenza sprint della campagna elettorale. Pare infatti che su consiglio medico il Cavaliere vittima di qualche sbalzo di pressione abbia deciso di sparire dalla scena rinunciando già domenica scorsa ad andare ospite nella trasmissione di Raitre ‘In Mezz’ora’. Appuntamento che salvo cambi di agenda sarebbe confermato per questa domenica.

Nessun allarme, però, si affrettano a precisare i fedelissimi; anzi, a sentir loro, il leader di Forza Italia ha in programma una serie di interviste e registrazioni di spot elettorali. Il messaggio da diffondere insomma è niente allarmismi, tanto che Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex premier, proprio per tentare di sedare ogni dubbio sulla sua pagina Facebook ieri raccontava che in mattinata il leader di Fi ha fatto “almeno due ore di intenso training fisico in piscina e in palestra. Il modo migliore per riprendersi da un weekend impegnativo”.

Niente panico ma è ovvio che la salute dell’ex capo del governo (alla luce anche dell’intervento al cuore subito due anni fa) viene costantemente tenuta sotto controllo. E in base anche al suo stato di salute viene organizzata la campagna elettorale che, come ormai accade da diverso tempo, si concentra soprattutto sui media e non su comizi e tour elettorali lungo tutto il Paese. A contribuire all’affaticamento fisico, come spiega il leader di Fi, è stata la difficile trattativa per la chiusura delle liste elettorali: “Sono stati giorni pieni di tensioni, di dubbi, ripensamenti e decisioni difficili”, ha raccontato l’ex premier che non ha digerito nemmeno lo strascico di polemiche legate al caos liste in Campania.