LATINA – 103 indagati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, falso e sostituzione di persona. E’ questo il bilancio di un’operazione del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, Nas di Latina nel settore della formazione e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Eseguite anche 96 perquisizioni.
Le indagini, avviate nel 2015 e coordinate dal sostituto procuratore di Milano, Francesco De Tommasi, hanno consentito di individuare e disarticolare un’associazione per delinquere attiva sul territorio nazionale. Gli stessi, avvalendosi di propire strutture ed imprese, provvedevano alla formazione di documenti falsi, avvalorati dall’illegittima apposizione dei loghi della Regione Lombardia e della Provincia di Milano.
L’obiettivo era quello di reclutare persone interessate ad ottenere illegalmente la qualifica di Operatore Socio Sanitario, proponendo loro l’acquisto dei falsi certificati, attestanti la qualifica professionale, rilasciati in totale assenza della frequenza di corsi di formazione della durata di mille ore, a fronte del pagamento di somme oscillanti tra 1.500 ed i 2.500 euro per ciascun certificato professionale
I 96 provvedimenti di perquisizione e sequestro odierni, eseguiti nell’Area Metropolitana di Roma- Capitale, nelle province di Latina, Frosinone, Viterbo e Chieti scaturiscono da attivita’ ispettive svolte dal Nas Carabinieri di Latina presso strutture ricettive per anziani, dove sono stati sequestrati gli attestati professionali per la qualifica di operatore socio-sanitario risultati contraffatti o, in altri casi, rilasciati da centri formativi non abilitati.
Tale sequestro assume un particolare rilievo anche in ragione dell’evoluzione giuridica che la qualifica della professione di operatore socio-sanitario (O.S.S.) ha avuto con l’entrata in vigore della legge Lorenzin. I possessori degli attestati, infatti, avrebbero potuto avere un illegittimo accesso ai corsi di formazione per il conseguimento della nuova figura professionale, che e stata inclusa tra le professioni socio-sanitarie proprio dalla novella normativa. Gli indagati nell’inchiesta sono complessivamente 103 e dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, falso e sostituzione di persona”.