BARLETTA (BA) – Il titolo, “L’oroscopo”, e senz’altro ironico. Ma racchiude una enorme sfida: realizzare uno short-film da diffondere in tutta Italia nel Festival di settore e nelle scuole e combattere il pregiudizio contro chi soffre di disagi mentali. Per il suo progetto “Si va in scena! Dalle paure all’azione!” lo scrittore pugliese Tommy Dibari ha pensato alla realizzazione di un cortometraggio che coinvolgesse i 22 utenti del Centro diurno di cure psichiatriche di Barletta, con la collaborazione dei videomaker Ruggiero Torre e Ruggiero Russo (entrambi di Iframe Produzione) e della psicoterapeuta Francesca Defidio.
Scopo della iniziativa fortemente sostenuta dalla Fondazione Vincenzo Casillo di Corato, è quello di riuscire a sensibilzzare e informare circa la natura delle patologie psichiatriche e dare una voce nuova ai pazienti che, raccontando se stessi attraverso il paradosso e l’improvvisazione, hanno l’opportunità di migliorarne la diffusione della conoscenza.
Per la prima volta i ragazzi del Centro diurno che accoglie i pazienti psichiatrici si sono messi alla prova utilizzando tutte le esperienze già acquisite in precedenza durante gli incontri dei corsi “Creativamente”: recitazioni, tecniche di ripresa e regia, sceneggiatura e creatività all’impronta. La realizzazione finale con riprese in studio e in esterni al mare durate circa un mese, è stata resa possibile grazie ad una serie di appuntamenti caratterizzati dalla scrittura creativa e dalla recitazione dei ragazzi insieme a tutto lo staff del Centro diurno diretto dal dottor Vincenzo Delcuratolo.
Il progetto approvato dalla Asl Bt, a seguito di un bando di gara, ha potuto contare sul sostegno della Fondazione Vincenzo Casillo che ha consentito di affrontare economicamente la parte tecnica di produzione e post produzione audio visiva.
“Il nostro intervento è stato di offrire un contributo indispensabile per la realizzazione del cortometraggio, senza il quale non si sarebbero potuti raggiungere i livelli di qualità sperati”, ha sottolineato Cardenia Casillo. “Il sostegno però è anche morale, perché ci auguriamo di contribuire alla scrittura di una pagina nuova di forte impatto sociale che abbatta pregiudizi, chiusure e schemi, attraverso una creatività costruttiva e condivisa. Non si è trattato quindi semplicemente di fondi, ma di un abbraccio, di un afflato che ha permesso di creare una sinergia umana prima ancora meramente economica”, ha concluso Cardenia Casillo.