L’intervista all’attore dopo lo spettacolo teatrale “Uno nessuno e centomila”, in scena al Teatro D’Annunzio di Pescara
PESCARA – L’Opinionista ha intervistato l’attore Enrico Lo Verso, in occasione dello spettacolo teatrale “Uno nessuno e centomila”, tratto dal celebre romanzo di Pirandello. L’evento è andato in scena domenica 29 luglio 2018 al Teatro D’Annunzio di Pescara, nell’ambito della manifestazione PeFest.
Lei ha recitato prima al cinema per poi approdare anche alla TV, quanto si differenziano le due esperienze?
“Come recitazione, diciamo che è la stessa cosa, cambia il mezzo tecnico. Se sei un attore il tuo obiettivo non è lavorare per il cinema, per il teatro o per la televisione. È più un comunicare, condividere un personaggio o una nozione; suscitare un pensiero in chi ti ascolta e in chi ti guarda. Cambia esclusivamente il gruppo tecnico”.
E recitare in teatro? sente di più la vicinanza con il pubblico?
“Nel momento della recitazione no. Prima e dopo lo spettacolo sì, perché mi diverto a conoscerlo, abbracciarlo, discutere e chiacchierare con tutti quelli che, avendo visto lo spettacolo che io ho scelto di interpretare, hanno fatto la mia stessa scelta. Hanno i miei stessi gusti, e sono potenzialmente amici. Ma la stessa cosa avviene quando incontro una persona che mi ha visto al cinema, in quel caso discutiamo del film”.
Com’è nata la collaborazione con la regista Alessandra Pizzi? E l’idea di portare in scena i grandi classici della letteratura?
“È stata lei ad avere l’idea. Mi ha chiamato e ci siamo trovati d’accordo su questo modo di fare teatro che dicevo prima. Un teatro che deve essere basato sull’emozione della recitazione, sul prodotto da portare davanti ad un pubblico che così paga per vedere qualcosa. Faremo anche un altro spettacolo insieme, le ‘Metamorfosi’ di Ovidio, dove i presupposti sono completamente diversi. E lo facciamo con tantissima difficoltà, ma con il piacere di portare in scena qualcosa di atipico e di bello”.
Enrico Lo Verso
In seguito agli studi di cinematografia e recitazione, Enrico Lo Verso intraprende la sua carriera nel mondo del cinema, per approdare poi anche alla TV. Il grande attore palermitano ha recitato in “Hudson Hawk – Il mago del furto”, regia di Michael Lehmann (1990). “Le amiche del cuore”, regia di Michele Placido (1992). “La scorta”, regia di Ricky Tognazzi (1993). “Mario, Maria e Mario”, regia di Ettore Scola (1993), per citarne alcuni. E tra i più recenti: “Hannibal”, regia di Ridley Scott (2000). “Tre giorni d’anarchia”, regia di Vito Zagarrio (2004). “L’educazione fisica delle fanciulle”, regia di John Irvin (2005). Poi “Che Guevara”, regia di Josh Evans (2005), e “Baarìa”, regia di Giuseppe Tornatore (2009).
In TV: “Rex 2” (2009) – 1 episodio. “CentoVetrine” (2014). “La stanza numero due” (dalla seconda stagione de Il giovane Montalbano), regia di Gianluca Maria Tavarelli (2015). “Provaci ancora prof 6”, regia di Enrico Oldoini e Francesca Marra. “Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo”, regia di Ricky Tognazzi. “Maltese – Il romanzo del Commissario”, regia di Gianluca Maria Tavarelli, sono solo alcune delle sue esperienze lavorative.
Foto di Roberto Di Blasio