ROMA – “Il nostro obiettivo è quello di tornare ad essere la punta di diamante dell’asse strategico istituzionale di questo Paese ma affinché ciò avvenga è necessario che – prima di ogni cosa – ci venga restituita la dignità”. Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Uilpa, Nicola Turco, aggiungendo che “il punto di partenza non può essere certamente quello della rilevazione biometrica delle presenze, non è così che si parte con il piede giusto”.
Prosegue Turco: “ricordiamo al Ministro della P.A. che i soggetti che hanno posto in essere comportamenti illegali costituiscono lo 0,3% di una platea composta da circa tre milioni di lavoratori pubblici. Al riguardo”, rimarca il sindacalista, “vorremmo ricordare che se ancora esiste un barlume di servizio pubblico lo si deve proprio a quel restante 99,7% di lavoratori che – sebbene vilipesi ed offesi nella propria dignità – continuano ad esercitare quotidianamente la propria funzione di pubblico dipendente”.
Precisa Turco: “In questi giorni abbiamo ascoltato dal Ministro Bongiorno parole incoraggianti che, dopo 20 anni, vanno nella direzione da noi auspicata da sempre. La condanna delle vecchie logiche di risanamento dei conti pubblici a danno dell’efficienza della macchina pubblica e la scelta di indirizzare invece la propria azione politica verso un ricambio generazionale, unite all’impegno di spingere sul versante dei rinnovi contrattuali, contraddistinguono un atteggiamento fortemente condivisibile e veramente innovativo nei confronti del Pubblico Impiego. Così come è assolutamente condivisibile e innovativo il discorso della responsabilizzazione della dirigenza, che presuppone che la stessa operi nella consapevolezza di essere valutata e retribuita a seguito delle scelte fatte, fermo restando che l’assunzione delle decisioni deve avvenire, nel rispetto delle regole, attraverso la contrattazione, stendendo finalmente un velo pietoso sui quei nefasti provvedimenti del passato, adottati senza alcun confronto, tra i quali spiccano sicuramente quelli relativi alla premialità, troppo spesso concepiti soltanto per soddisfare il proprio cerchio magico senza il riconoscimento di alcuna meritocrazia”.
“Siamo fortemente convinti di tali iniziative”, incalza il Segretario Generale della Uilpa, “ma siamo altrettanto sicuri che le stesse saranno notevolmente avversate da quei poteri e da quegli interessi forti che fino ad oggi hanno saccheggiato e devastato il settore pubblico, facendo di tutto per indebolirlo a favore del settore privato”.
Conclude Turco: “Chiediamo dunque al Ministro di mettere in campo un progetto di riorganizzazione della P.A., ribadendo che tutte le cose che in questo Paese hanno sortito effetti positivi sono quelle nate dalle scelte condivise. Proponiamo una task force con interventi mirati nel breve volti al reclutamento di personale, alla reinternalizzazione dei servizi, alla valorizzazione delle professionalità esistenti e alla costituzione di una commissione permanente composta da tutti i protagonisti del riassetto allo scopo di restituire al nostro Paese la Pubblica amministrazione che si merita”.