GENOVA – CNA Fita chiederà di essere riconosciuta parte offesa, o comunque vittima, quale ente di rappresentanza collettivo, nel procedimento inerente il crollo del ponte autostradale di Genova.
“I fatti che progressivamente emergono dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Genova, come riportati dalla stampa, stanno evidenziando gravi responsabilità dei soggetti che avrebbero dovuto vigilare e garantire la sicurezza dell’opera e la qualità e l’economicità dei servizi. A pagarne le conseguenze sono le imprese di trasporto su strada di persone e merci e i loro dipendenti. Nonostante debbano versare ingenti somme per fruire dei servizi autostradali a concessionari che agiscono in regime di monopolio incontrollato. Nel caso specifico, i fatti e i comportamenti oggetto d’indagine costituiscono, a parere dei legali incaricati da CNA Fita, condotte gravemente colpose, che possono mettere in pericolo e/o ledere i diritti collettivi e individuali di imprese e lavoratori. Pertanto CNA Fita, che da sempre è impegnata a favore della collettività, oltre che dei propri iscritti, forte dell’indubbio ruolo di rappresentanza esercitato in Italia e all’estero, e seguita dal professor avvocato Carlo Golda del Foro di Genova, chiederà di essere riconosciuta offesa, o comunque vittima, nel procedimento inerente il crollo del ponte autostradale di Genova”.