ROMA – Esce oggi, venerdì 8 gennaio, “Romantica”, il primo album che vede il celebre attore Giorgio Tirabassi in veste di musicista e interprete. Un viaggio nel tempo alla riscoperta di un patrimonio senza tempo, 14 brani più una bonus track per raccontare la tradizione popolare della canzone romana trasportati in un universo sonoro elegante e ricercato che spazia dal jazz, al manouche, passando per il tango, la bossanova e la milonga.
L’album è prodotto da Giuseppe Vadalà per l’etichetta Nuccia, vede la partecipazione straordinaria di Carlotta Proietti ai cori e in duetto con Tirabassi in “Stornello dell’estate” – oltre che di Moreno Viglione alle chitarre e Sergio Vitale al flicorno – e vanta agli strumenti una formazione di assoluto rilievo nel mondo del jazz: Luca Chiaraluce (chitarra), Massimo Fedeli (fisarmonica), Daniele Ercoli (contrabasso, bombardino, flauto, voce) e Giovanni Lo Cascio (batteria).
“Romantica” sarà disponibile da oggi nei migliori negozi di dischi, nelle librerie, in tutte le piattaforme digitali e sarà acquistabile on line direttamente sul sito dell’etichetta Nuccia.
Il disco è stato anticipato dal primo singolo “Tango romano”, storico brano di Ettore Petrolini. Il video, diretto da Alessandro Minati, allievo della Scuola Nazionale di Cinema, è un’ ironica soggettiva di un citofono che vede avvicendarsi ragazzi e ragazze in cerca dei loro amati, con l’attore romano a fare da contraltare a questa serenata in forma di tango, fra chitarra e bombardino.
Romantica, un gioco di parole che contiene già nel titolo tutte le sue intenzioni, nasce dal desiderio di Tirabassi – attualmente impegnato nelle riprese della seconda serie di ‘Squadra Mobile’ per Canale 5 – di portare alla luce una parte ancora nascosta del repertorio romanesco antico, che è ricco di serenate e drammi popolari di amore, di dolore e di malavita: “Fior de verbena, ar monno nun c’è rosa senza spina né core innamorato che nun pena” come recita uno degli stornelli.
“La scelta di Giorgio Tirabassi – osserva Marcello Teodonio, titolare della cattedra di letteratura romanesca all’Universita di Roma Tor Vergata – è una selezione oculata e accurata di canzoni romane (con una scappata “fuori porta”, com’è d’obbligo nelle migliori tradizioni, in terra di Ciociaria, con Arziti bella) garbate, melodicamente accattivanti, curate nella modulazione della voce e nell’accompagnamento, classiche insomma perché al tempo stesso romantiche (e cioè drammatiche e liriche al tempo stesso) e antiche (giacché anche le poche che sceglie del repertorio moderno sono diventate dei classici), a combattere e respingere lo stereotipo del romano attaccabrighe e vistoso, incline alla battutaccia sguaiata e alla parolaccia. Giacché il romano invece, il romano di Tirabassi, sta tutto qui: T’ho da parlà, pe ditte tante cose”.
L’album è un primo punto di arrivo di un percorso che ha portato Tirabassi e il suo ensemble jazz, negli anni precedenti, a suonare questo repertorio dal vivo in diversi club e locali della capitale. Prima che inizi la tourneè in giro per l’Italia, l’occasione per ascoltare alcuni di questi brani – “Stornelli di malavita”, “Tango romano”, “Il castello” e “Le stelle…”, eseguiti però in trio – sarà il ritorno di Tirabassi a teatro con “Coatto Unico senza intervallo”.
Lo spettacolo, che tornera’ in scena dal 19 gennaio alla Sala Umberto di Roma dopo il successo ottenuto nei teatri di tutta Italia a partire dal 2007 – ma anche nei luoghi tipici della cultura di strada, dai centri sociali al carcere di Rebibbia – dà voce ai personaggi di periferia, vera anima popolare della Città Eterna.
La sua passione per la musica nasce da giovanissimo, all’età di 15 anni, quando scopre Django Reinhardt e il piacere di suonare la chitarra. Una passione che non l’ha mai abbandonato, anzi, al contrario è cresciuta sempre di più, così come la sua straordinaria curiosità che lo ha portato ad ascoltare i musicisti più diversi, dagli Area a Sergio Bruni, dai Led Zeppelin a Claudio Villa.
Ma il romanissimo Giorgio Tirabassi, cresciuto artisticamente al fianco di Gigi Proietti e fortemente influenzato dalle canzoni di Gabriella Ferri e dai film di Luigi Magni, non poteva che approdare alla straordinario patrimonio della tradizione musicale romana. Ma, attenzione, non si tratta di cantare “tanto pe’ cantà”: Roma diventa sì il centro assoluto ma non la Roma da cartolina, quella del folklore kitsch e degli stereotipi ma la Roma più verace con i suoi uomini e donne, le sue carceri, la malavita, le sue piazze e le sue strade uniche al mondo e Tirabassi, dopo una ricerca nata ai primi anni ’80 e che è ancora in corso, con “Romantica” intende restituire una fotografia di una città cha ha un repertorio ricchissimo che si tramanda da secoli.
Tracklist
- Come Te Posso Amà (anonimo) XVIII sec.
- Alla Finestra Affacciati (anonimo) XVIII sec.
- Tango Romano (Petrolini/Burli) 1930
- Arziti bella (anonimo) XIX sec.
- Tutte le notti… (Made in France) (anonimo/Lagrene) XIX sec.
- Nina viè giù (Leopardi/Spinucci) 1932
- Fiorin Fiorello (anonimo) XIV sec.
- Affacete, Nunziata (Ilari/Guida) 1893
- Stornello dell’Estate (Morricone/De Chiara) 1960
- M’affaccio alla finestra (anonimo) XVII sec.
- Stronelli di malavita (anonimo) XVIII sec.
- Il castello (anonimo) XIV sec.
- Serenata del Belli (Belli/Parisotti) XIX sec.
- Le stelle….(anonimo)
Bonus track
Stornelli a dispetto (anonimo)