ROMA – “L’ho dimostrato con i fatti che non sono un premier per tutte le stagioni, quando al Senato è stata ritirata la mozione di sfiducia, quindi concretamente mi è stata proposta una rinnovata stagione, l’ho rifiutata”. L’ha detto il premier incaricato Giuseppe Conte in diretta da Palazzo Chigi con la festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana.
“Definirmi del M5S è inappropriato. Bisogna attenersi ad alcuni dati di fatto oggettivi. Io non sono iscritto al M5S, non partecipo alle riunioni del gruppo dirigente politico, non ho mai incontrato i gruppi parlamentari, anzi mi piacerebbe farlo per spiegare il programma. Resta il dato che c’è molta vicinanza, li conosco da tempo, lavoro con il M5S molto bene e il Movimento mi ha designato come ministro”, spiega Conte rispondendo a chi gli chiede se è esatto definirlo un presidente del Consiglio “5 Stelle”.
“Vedo un buon clima di lavoro. Da questo punto di vista sono convinto assolutamente che tutti sono disponibili ad accantonare il passato e a concentrarsi su questo importante progetto che riguarda l’intero Paese” sottolinea Conte, che precisa: ‘La deadline del governo è tra martedì e mercoledì’.
Quello di Beppe Grillo “è un intervento condivisibile per quanto riguarda l’impostazione, Grillo ha disegnato il futuro, ci invita a guardare in visione prospettica”, ha aggiunto il premier, applaudito dalla platea. “Mi conforta il fatto che per le due forze politiche disponibili a sostenere questo progetto, abbiano molta consonanza nei punti programmatici. Confido che anche altre forze che hanno dato disponibilità potranno riconoscersi in questi punti programmatici”.
E infine: “Il tema dei ministri adesso non è la massima premura, in questo momento è il programma. E definendo le linee strategiche chiederò indicazioni in modo da consentirmi di scegliere la migliore squadra”.