PESCARA – Il Pescara Calcio è il vincitore della seconda edizione del premio “Sport e diritti umani”, promosso da Amnesty International Italia e Sport4Society. La giuria, presieduta da Riccardo Cucchi (voce storica del programma radiofonico “Tutto il calcio minuto per minuto“), ha deciso a maggioranza di premiare il Pescara Calcio con questa motivazione:
“Per il coraggio di esprimere, con le parole e con i fatti, un messaggio profondo contro ogni discriminazione, contro il razzismo e contro la violenza, non solo nel mondo del calcio, valorizzando i principi dello sport che si fondano sulla lealtà e sul rispetto dell’avversario. Un messaggio che ricorre anche all’ironia e al sorriso in un ambito, quello del web, spesso strumentalizzato dai seminatori di odio“.
La giuria ha voluto menzionare anche altre candidature che hanno ottenuto voti, quali il calciatore Giorgio Chiellini e le squadre FC Internazionale e AS Roma.
“Siamo contenti per la qualità e la quantità delle candidature ricevute attraverso segnalazioni sul sito del premio e desideriamo manifestare il più grande apprezzamento anche nei confronti delle tante realtà del mondo non professionistico che quotidianamente s’impegnano contro la discriminazione“, ha dichiarato in una nota Umberto Musumeci, presidente di Sport4Society.
“L’azione svolta dal Pescara Calcio contro la discriminazione è stata di stimolo a ulteriori iniziative, basti pensare ai provvedimenti adottati dalla squadra del Cagliari nei confronti di alcuni tifosi: un’ulteriore conferma di quanto lo sport può fare in favore dei diritti umani e nel contrasto all’odio“, ha affermato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International.
La cerimonia di consegna del premio “Sport e diritti umani” 2020 avrà luogo a Pescara, in data e con modalità da definire con la società vincitrice e che saranno presto rese note alla stampa.
Ulteriori informazioni
Il premio “Sport e diritti umani” viene assegnato da una giuria specializzata a un/una atleta, società od organizzazione sportiva che per una sua scelta di vita, per un atto o un gesto simbolico o concreto di grande significato, un’idea creativa sportivamente e socialmente utile, o qualsiasi altra iniziativa in favore dei diritti umani, abbia espresso una visione che merita il riconoscimento e la segnalazione all’opinione pubblica.
La prima edizione del premio, nel 2019, ha visto vincitore Pietro Aradori, capitano della nazionale di basket e giocatore della Fortitudo Bologna.
La giuria presieduta da Riccardo Cucchi è composta anche da Vittorio Di Trapani (Segretario generale UsigRai), Angelo Mangiante (Sky Sport), Jacopo Tognon (docente di Diritto dello sport all’università di Padova), Luca Corsolini (vicepresidente di Sport4society) e Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International Italia).